L’Ucraina continua a denunciare massacri di civili nelle città e nei villaggi raggiunti e, in qualche caso, lasciati dai militari russi. Dall’inizio dell’invasione – il 24 febbraio scorso – l’esercito russo ha colpito almeno 26 località dell’Ucraina, incluse tre alla periferia nord della capitale Kiev. Le truppe di Mosca avanzano lungo almeno nove assi mentre i militari ucraini guadagnano terreno su almeno due fronti secondo quanto emerge dalla cartina del campo di battaglia pubblicata questa mattina su Twitter dal DefenceHQ, il canale di notizie ufficiale del ministero della Difesa britannico, e frutto del lavoro dell’intelligence militare di Sua Maestà. Lo scenario conferma che il conflitto si concentra nell’est del Paese, dove si registrano adesso tutti gli assi di avanzamento russi da parte di tre grandi raggruppamenti di altrettanti distretti militari: l’Occidentale, il Meridionale e il Meridionale e Aviotrasportato.

I russi avanzano in queste ore verso Izium, a sudest di Kharkiv, con il raggruppamento del distretto militare Occidentale; verso Lugansk, Donetsk e Mariupol con il raggruppamento del distretto militare Meridionale, e dalla penisola di Crimea con il raggruppamento del distretto militare Meridionale e Aviotrasportato verso Zaporizhzhia, Berdyansk e un territorio conteso a est di Mykolaiv: qui affrontano l’avanzata delle forze ucraine che provengono da ovest e da nord.

L’area già sotto il controllo russo si estende dalla regione di Kharkiv fino al Donbass al sud, per proseguire verso sudovest lungo il Mar d’Azov fino a Kherson con almeno sette aree che l’intelligence militare britannica definisce come ‘contese’. Secondo il think tank statunitense Institute for the Study of War (Isw) la prossima battaglia cruciale della guerra sarà probabilmente quella per il controllo di Slovyansk, cittadina nella regione di Donetsk (est) situata in una delle zone contese tra Izium (a nord) e Kramatorsk (a sud). Sempre secondo l’Isw, se le truppe russe che avanzano da Izium riusciranno a prendere Slovyansk, potrebbero quindi scegliere di avanzare a est verso Rubizhne per circondare un gruppo relativamente piccolo di forze ucraine, oppure dirigersi più a sud per circondare un contingente ucraino più grande.

Inoltre, se Mariupol dovesse cadere in mano ai russi, potrebbero essere disponibili anche più truppe per spingere verso nord nell’area a ovest di Donetsk. Secondo l’ex brigadiere Ben Barry, oggi analista dell’International Institute for Strategic Studies, è probabile che le forze russe facciano un uso massiccio dell’artiglieria per abbattere le forti difese ucraine dal cielo prima di avanzare via terra. Un attacco frontale con la fanteria, senza prima un pesante bombardamento di artiglieria delle truppe ucraine, rischierebbe infatti di infliggere pesanti perdite ai russi, aumentando notevolmente il rischio di sconfitta.

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