Era all’esterno del palazzetto dello sport di Monza ad aspettarla. È stato nuovamente arrestato ieri per atti persecutori nei confronti di Alessia Orro, pallavolista della Pro Victoria Monza e della nazionale italiana di Volley, un uomo di 55 anni già denunciato dalla vittima. L’uomo, originario del Novarese, è stato bloccati in flagranza di reato dai carabinieri della compagnia di Monza. Lo stalker, già finito ai domiciliari nel 2019 per lo stesso reato, aveva ripreso a seguire Orro e a inviarle numerosi messaggi sui social, utilizzando toni offensivi e insulti di fronte alla decisione dell’atleta di bloccarlo. I carabinieri hanno acquisito, in seguito alla denuncia che ha dato l’avvio alle indagini, le immagini dei circuiti di videosorveglianza di Villasanta, nel Monzese. Le analisi dei nastri hanno consentito di localizzare l’auto dell’uomo nella cittadina. Il 55enne è stato rintracciato dai militari dell’arma e, bloccato, non ha opposto resistenza. Ora è in carcere in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
“È stato doloroso riaprire una vecchia ferita, ma sono estremamente felice che tutto questo per ora sia finito – scrive in un post sui social la pallavolista -. Mi sento in dovere come atleta e personaggio pubblico di condividere con voi quello che ormai piano piano sta uscendo ovunque. Vorrei dare l’esempio non solo dentro il campo, ma anche e soprattutto fuori, aiutare tutte le persone che hanno o stanno passando questo momento difficile come è successo a me in passato e in questo ultimo periodo. Ragazzi e ragazze non abbiate paura di denunciare, la violenza, in qualsiasi forma essa sia, non va assolutamente sottovalutata – aggiunge Alessia Orro – Siate coraggiosi, perché io in prima persona so benissimo quanto possa essere difficile, soprattutto quando ti rendi conto che il passato potrebbe tornare nel presente, ma vi posso assicurare che sarebbe ancora più difficile affrontarlo da soli”. “Vorrei ringraziare innanzitutto i carabinieri che mi hanno protetta in questo cammino, rendendosi sempre disponibili in ogni occasione – sottolinea – Un ringraziamento speciale va anche alla mia società, Vero volley Monza, che mi ha sostenuta e aiutata ad affrontare questo brutto episodio, tutelandomi in ogni situazione. I ringraziamenti non finiscono qui, e questi sono i più importanti di tutti, grazie davvero a tutte le persone che mi sono state accanto ultimamente, cercando di rendermi le giornate migliori e strappandomi qualche volta anche un sorriso, senza di voi sarebbe stato tutto più difficile”.
“Come Consorzio Vero Volley da sempre ci opponiamo a qualunque forma di violenza e siamo orgogliosi di aver collaborato in maniera sempre discreta con i Carabinieri e non possiamo che ringraziarli di quanto fatto per la nostra giocatrice dopo l’arresto dello stalker della nostra atleta, Alessia Orro, che già in passato aveva dovuto vivere e sopportare questa incresciosa situazione – si legge in un comunicato del Vero Volley Monza – Ma, ancora di più, siamo orgogliosi di Alessia, che ancora una volta ha dimostrato la sua personalità e tutto il suo valore anche come persona denunciando la situazione e affidandosi tempestivamente ai Carabinieri per la sua tutela e la soluzione del caso. Siamo convinti – si legge ancora nel comunicato – che il suo esempio sarà di insegnamento per tutte e verrà seguito da tante tra le persone che, purtroppo, ancora oggi si sentono minacciate o subiscono violenze, di qualunque genere queste siano”.