La misura è uno degli effetti delle sanzioni imposte dall'Unione europea nei confronti di cittadini russi. Il 5 marzo scorso, alla luce della risposta internazionale all'invasione dell'Ucraina, la scuderia statunitense Haas aveva interrotto il rapporto con il 23enne Mazepin. A regolare la materia del "“congelamento” delle risorse economiche è il decreto legislativo 22 giugno 2007, numero 109
La Guardia di Finanza ha eseguito un provvedimento di congelamento di beni, del valore di 105 milioni di euro, ai danni di Nikita Dmitrievich Mazepin, pilota di Formula 1, e di suo padre Dmitry Arkadievich Mazepin, vicino a Vladimir Putin e azionista di maggioranza di un impero petrolchimico. La misura è uno degli effetti delle sanzioni imposte dall’Unione europea nei confronti di cittadini russi.
La disposizione riguarda un complesso immobiliare ad uso residenziale a Portisco, in provincia di Olbia, che secondo gli accertamenti è intestato ad una società estera riconducibile ai due. Il 5 marzo scorso, alla luce della risposta europea all’invasione dell’Ucraina, la scuderia americana Haas aveva interrotto il rapporto con il 23enne Mazepin.
A regolare la materia del ““congelamento” delle risorse economiche è il decreto legislativo 22 giugno 2007, numero 109. Lo scorso marzo sono scattati i primi provvedimenti italiani con cui è stata stretta la morsa intorno agli uomini finiti nella black list dell’Ue: oligarchi e magnati russi legati a doppio filo a Vladimir Putin.