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Il rocker ucraino ora soldato che ha ispirato i Pink Floyd: “La bassista cucina in un rifugio per gli sfollati, il chitarrista è volontario e il batterista è nelle forze di Difesa”

Come riporta in una lunga intervista Repubblica, Khlyvnyuk ha cancellato un tour negli Stati Uniti per tornare a combattere con la sua gente contro i russi. “Indiani di un’altra tribù sono venuti a casa nostra per prendere la nostra terra e le nostre donne, li uccideremo e ricominceremo con la nostra vita di prima”, ha spiegato per esemplificare l’intervento militare

Canta un inno di guerra contro gli invasori e i Pink Floyd lo ascoltano e tornano a registrare un brano dopo 28 anni. Il soldato semplice, anzi il volontario di polizia cittadina armato fino ai denti, si chiama Andriy Khlyvnyuk ed è il leader di una delle più celebri band rock ucraine, i Boombox. Il 42enne che tutti riconoscono in strada e ai checkpoint chiedendogli selfie a profusione ha puntato lo smartphone su di lui mentre si trovava, nonostante i bombardamenti, in una tranquilla Piazza Santa Sofia a Kiev. Eccolo allora intonare Viburno rosso in un prato, inno dei fucilieri Sich Halych-Bukovyna Kurin, una milizia dell’esercito regolare ucraino che si creò in Ucraina nel 1917 dopo la caduta dello zar e contro il nuovo esercito bolscevico. Viburno rosso in un prato è stato ascoltato sui social da David Gilmour che ne è rimasto commosso. A quel punto il leader dei Pink Floyd ha contattato i suoi sodali, Nick Mason, Guy Pratt e Nitin Sawhney, e ha organizzato una sessione di registrazione.

Il video di Khlyvnyuk è stato proiettato sul muro con e mentre la rockstar ucraina in versione marines canta la storica band inondata di luci gialle e azzurre come la bandiera ucraina si è messa suonare. Ne è uscito Hey, hey rise up, ed è la performance che segna il ritorno dei Pink Floyd che registrano in studio da The Division Bell nel 1994. Ovviamente il ricavato della vendita del brano aiuterà le vittime di guerra. Come riporta in una lunga intervista Repubblica, Khlyvnyuk ha cancellato un tour negli Stati Uniti per tornare a combattere con la sua gente contro i russi. “Indiani di un’altra tribù sono venuti a casa nostra per prendere la nostra terra e le nostre donne, li uccideremo e ricominceremo con la nostra vita di prima”, ha spiegato per esemplificare l’intervento militare ucraino in soldoni. Poi ha spiegato che il resto della sua band ha comunque abbandonato gli strumenti ed è sul teatro di guerra: “La bassista cucina in un rifugio per gli sfollati, il chitarrista è volontario in una stazione ferroviaria dell’Ovest, il batterista è nelle forze di Difesa territoriale, il mio producer è al fronte e il manager dei tour internazionali era a 25 chilometri a nord di Kiev per la controffensiva”.