Carolina Crescentini ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, dove ha parlato anche della relazione con il cantautore Motta, di 6 anni più giovane: “Ci siamo sposati due volte. La prima a New York, la seconda è stata una cerimonia simbolica durata tre giorni in Toscana, perché ci hanno spiegato che, per complicate questioni burocratiche con gli Usa, per risposarci in Italia dovevamo prima divorziare sennò sarebbe stata bigamia. È uno strano limbo sposarsi a New York, città che amo, il melting pot, le gallerie d’arte. Ci ho vissuto quando dovevo rimettermi in asse e trovare la mia via. Vai al Municipio e ti danno un bigliettino, fuori compri le fedi, il bouquet, i testimoni. La tradizione vuole che nell’abito ci sia un punto di blu, così ho trovato una t-shirt degli Aerosmith bianca punteggiata di blu”.
La differenza di età con il marito non le è mai pesata, anche se all’inizio della storia ci ironizzava su: “Abbiamo gli stessi riferimenti culturali. Lo provocavo, gli dicevo che nel mio luogo di riferimento andavo col walkman, gli spiegavo cos’era. E lui: guarda che lo avevo anche io”. I due si sono conosciuti in una radio e lei è subito rimasta colpita dalla personalità del cantante, che non le staccava gli occhi di dosso: “Oltre a essere molto poetico, mi è piaciuta la sua sensibilità e ironia, che in una relazione è fondamentale. E poi ha gli occhi buoni. Francesco mi ha dedicato più di una canzone”. Nell’intervista, la Crescentini parla anche di maternità: “Mi piacerebbe. Se dovesse non accadere, l’accetterei. L’insistenza con cui me lo chiedono è un disagio degli altri. Io sto bene, sono felice“.
Carolina Crescentini ha parlato ampiamente anche della sua carriera di attrice spiegando: “Ho posato per Playboy in lingerie, non completamente nuda. Il fotografo è un caro amico che mi ha messo a mio agio. Le scene di sesso nei film? Alla troupe e ai tecnici non gliene importa nulla, sono talmente abituati… se la sceneggiatura lo giustifica, okay, ma se posso le evito”.