La Sardegna fa gola. E tanto, a quanto pare. Al punto che le compagnie aeree Ita Airways e Volotea hanno deciso di volare da e per l’isola garantendo ai residenti tariffe calmierate senza usufruire, a partire dal prossimo 15 maggio e per dodici mesi, delle compensazioni della Regione. Il vettore nato dalle ceneri di Alitalia e quello spagnolo (che lo scorso ottobre si era aggiudicato per 7 mesi, con un ribasso del 41 per cento sui 37 milioni, la procedura negoziata avviata d’urgenza dalla Regione dopo l’ultimo volo della compagnia di bandiera e sta già effettuando voli in continuità) hanno raggiunto l’accordo per la suddivisione delle rotte sugli scali di Cagliari e Olbia verso Roma-Fiumicino e Milano-Linate. Da Alghero, invece, sarà solo Ita a garantire i voli verso gli stessi hub della penisola.

Simulazione dei costi – Per quanto riguarda le tariffe, secondo le simulazioni già applicabili sui siti delle compagnie, sono variabili a seconda del giorno e dell’orario scelti. Una media di 57 euro a tratta per Roma e 70 per Milano, partendo da Cagliari. I non residenti (e coloro che non appartengano alle categorie equiparate, come disabili, anziani e studenti universitari) pagano di più e l’importo può avere una maggiorazione che, in alcuni periodi, sale per arrivare a un prezzo più che raddoppiato. Questa settimana ci sono ad esempio tre giorni da “bollino rosso” per i non residenti che si vogliono spostare dalla penisola. Tariffe da capogiro anche con le compagnie low cost, soprattutto da Roma verso il capoluogo sardo e viceversa: mercoledì, giovedì e venerdì il biglietto andata e ritorno sfiora (con Volotea) i 700 euro, ben 339 euro a tratta. C’è chi teme possa essere un’anteprima d’estate. Con buona pace per le speranze di rilancio turistico

Effetti sul turismo e trasporti efficienti – Sulle perplessità avanzate nelle scorse settimane dagli operatori turistici (secondo cui la tariffa differenziata tra residenti e non, può costituire una penalizzazione per il settore), il presidente di Federalberghi, Paolo Manca, puntualizza: “Staremo a vedere quando il calendario dei voli sarà definito in maniera precisa. Il nodo, però, sono le frequenze che noi auspichiamo numerose: questo può garantire gli spostamenti di quanti desiderano trascorrere le vacanze nella nostra isola e da ciò bisogna partire”. Sulla questione trasporti efficienti si sofferma l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, il quale insiste sul fatto che “il turismo e l’economia della Sardegna in genere hanno bisogno di trasporti efficaci, capaci di garantire qualità, puntualità, nuovi servizi, economicità”. E, a proposito dell’accordo Ita e Volotea, aggiunge: “Si riparte, tra i due vettori, con tante nuove destinazioni che aiutano il sistema del comparto turistico a tirare un sospiro di sollievo. L’obiettivo di destagionalizzare, grazie ai trasporti, è una sfida che possiamo vincere”.

Mercato appetibile – L’interesse sul mercato sardo è rimarcato anche dall’assessore regionale Giorgio Todde (Trasporti): “la testimonianza è proprio l’accordo tra i due vettori, dopo il successo ottenuto sul fronte della continuità territoriale aerea. Un segnale importante che ci proietta positivamente verso la stagione estiva”. Concetti che l’esponente dell’esecutivo regionale ha ribadito nel corso della cerimonia organizzata a Cagliari per i 10 anni di attività di Volotea in Italia. “Un’occasione per celebrare il consolidato rapporto tra Volotea e la Sardegna – secondo Carlos Munoz, presidente e fondatore del vettore spagnolo – non abbiamo mai smesso di investire sul territorio locale, che rappresenta uno dei più importanti mercati a livello internazionale”. Le cifre snocciolate da Volotea appaiono importanti: “Dall’inizio delle attività abbiamo trasportato a livello regionale oltre 4,2 milioni di passeggeri. La presenza di Volotea in Sardegna, oltre a massimizzare il traffico passeggeri, ha contribuito a rafforzare il tessuto economico sardo”. Secondo le stime del vettore – con l’apertura delle basi di Cagliari, Olbia e Alghero – sarebbero state create circa 200 “opportunità lavorative, tra piloti e personale di bordo”.

I lavoratori dimenticati – Ma c’è un aspetto che in questi giorni di dibattito, pur importante, su numero di voli e tariffe, è stato lasciato nell’ombra, quasi non esistesse più il problema: le sorti dei lavoratori lasciati a terra insieme ai velivoli delle loro compagnie. A ricordarlo è Arnaldo Boeddu, segretario generale Filt Cgil Sardegna, che sollecita un immediato confronto con la Giunta guidata dal presidente Christian Solinas e riaccende i riflettori sulla drammatica vicenda di AirItaly. Il sindacalista ripropone la costituzione di un unico bacino formato dagli ex lavoratori della compagnia sardo quatariota, da quelli Alitalia nonché da Blue Panorama e Neos: “In modo da attingere da lì per le nuove assunzioni”, incalza Boeddu. “Fermo restando che per quanto riguarda il personale necessario a garantire la continuità territoriale, Boeddu ritiene “necessario predisporre una premialità per gli ex AirItaly. Sulla ricollocazione di 1322 dipendenti della compagnia aerea sarda si sono spese molte parole ma senza che siano seguiti atti concreti”.

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