Masih Shahid, 30enne pakistano, è accusato del tentato omicidio di Paola Piras e dell'omicidio di Mirco Farci, che aveva 19 anni. Il 27 giugno, si svolgerà dunque la prima udienza del processo alla Corte d'Assise di Cagliari.
Dopo un’ora di camera di consiglio, Mariano Arca, giudice dell’udienza preliminare di Lanusei (Nuoro), ha respinto le questioni di illegittimità costituzionale e la richiesta di rito abbreviato per Masih Shahid, 30enne pakistano accusato del tentato omicidio di Paola Piras, ex compagna 52enne, e dell’omicidio di Mirco Farci, figlio 19enne della donna. Il 27 giugno, si svolgerà dunque la prima udienza del processo alla Corte d’Assise di Cagliari.
Secondo l’accusa, l’11 maggio 2021 a Tortolì (Nuoro) Shahid avrebbe inferto 17 coltellate a Piras, rimasta in coma per mesi, e ucciso Farci, che aveva tentato di proteggere la donna. Il rito abbreviato era condizionato alla perizia psichiatrica richiesta dall’avvocato Federico Delitala, difensore di Shahid. L’imputato è attualmente detenuto nel carcere di Uta (Cagliari). Secondo il legale l’accusato ha sofferto di squilibri psichici già in passato, confermati, a suo dire, dalla stessa Piras, che avrebbe parlato di “manie maniacali e suicide” di cui soffriva l’ex compagno, il quale per questo motivo si sarebbe rivolto a un centro di salute mentale.
La Procura e i legali della parte civile hanno invece richiesto il processo con rito ordinario sulla base delle aggravanti: la premeditazione e la commissione del reato in occasione dei maltrattamenti in famiglia contestati a Shahid, che rischia l’ergastolo. Nel marzo scorso, per le accuse di stalking e maltrattamenti, la pm Giovanna Morra aveva chiesto per l’imputato una condanna a 4 anni e 8 mesi. La sentenza è prevista il 3 maggio.