Calcio

Nuoro, partita tra ragazzi finisce 40 a 0. La Figc locale: “Inaccettabile. Si organizzano i tornei per educare i giovani, non per umiliarli”

La federcalcio regionale sarda intende indagare sulle dinamiche della partita Fanum Orosei - La Caletta (Nuoro), finita 40 a 0: a riportarlo è La Nuova Sardegna. In campo non c'erano le premesse per una partita equilibrata, visto che per La Caletta giocavano anche ragazzi di 14 e 15 anni e che aveva in campo soltanto 10 giocatori

La federcalcio regionale sarda intende indagare sulle dinamiche della partita Fanum OroseiLa Caletta (Nuoro), finita 40 a 0: è quanto si legge sul quotidiano La Nuova Sardegna. Non c’erano le premesse per una partita equilibrata, visto che in campo c’erano ragazzi della categoria giovanissimi – 14 e 15 anni – e che l’arbitro non aveva strumenti in mano, perché il regolamento non prevede il triplice fischio in questo genere di partite. Inoltre, la squadra che ospitava la partita – La Caletta – aveva in campo, oltre a ragazzi con l’età media più bassa di quella degli avversari, soltanto 10 giocatori.

La partita non era una partita qualsiasi, perché per conquistare il 1° posto del girone Fanum Orosei, la squadra vincitrice aveva bisogno di fare almeno 35 gol, per superare la Lupi Goceano di Bono (Sassari), in testa in classifica. La settimana precedente infatti la Lupi aveva battuto La Caletta 22 a 0. Sulla vicenda è intervenuto Luigi Secci, presidente Figc di Nuoro fino ad un mese fa: “Non si può accettare una cosa del genere. Si aprono le scuole di calcio, si organizzano i tornei giovanili per educare i giovani al rispetto. Non per umiliarli”.

“Dobbiamo stare più attenti ai ragazzini che ai risultati” ha spiegato all’Ansa il presidente regionale Figc Gianni Cadoni, che ha dichiarato di voler coinvolgere la procura federale. “Ancora non abbiamo deciso niente perché stiamo verificando tutto quello che c’è da verificare. Cosa si può fare in futuro? Le regole vanno rispettate, ma eventualmente si potrebbero trovare delle deroghe, chiaramente d’accordo con la Lega Nazionale Dilettanti quando si capisce che ci sono situazioni che in qualche modo possono fare male a chi pratica questo sport, soprattutto quando si parla di ragazzini”.