Che il mondo del lusso non conoscesse crisi, lo si sapeva già. E lo conferma, ancora una volta, il bilancio della Ferrari, da recod: nel 2021 ricavi e utili hanno toccato valori da primato, superando quelli pre-pandemia. I ricavi hanno raggiunto i 4,3 miliardi, con un margine operativo lordo del 35,9%. “Nel 2022 continueremo a implementare il nostro ambizioso ed entusiasmante piano di prodotti e nei prossimi mesi presenteremo altri due nuovi modelli, uno dei quali è l’attesissimo Purosangue (il primo suv di Maranello, ndr.) che sono sicuro supererà le attese”, ha detto l’ad Benedetto Vigna.
“Nel 2021 abbiamo presentato quattro nuovi modelli, tutti hanno ricevuto una risposta entusiasta dal mercato e consensi in tutto il mondo. Abbiamo la gamma di auto più ampia, innovativa e bella mai offerta ai nostri clienti”, ha ribadito il numero uno della Ferrari. Inoltre, il portafoglio ordini è il “più forte della storia, in crescita a doppia cifra e in grado di coprire la produzione fino al 2023”.
Tuttavia, la casa del Cavallino rampante guarda anche a un futuro fatto di elettrificazione. Che poi è fra le ragioni che hanno portato Vigna alla guida dell’azienda: “Il suo lavoro pionieristico nell’industria dei semiconduttori, un fattore chiave nel mondo dell’automobilismo di oggi, migliorerà ulteriormente il profilo innovativo della Ferrari negli anni a venire”, ha detto John Elkann, presidente della Ferrari.
Elkann ha inoltre ricordato che il prossimo 16 giugno sarà presentato il nuovo piano industriale della casa di Maranello: “Segnerà una tappa storica della nostra storia, perché ci offre l’opportunità di presentare la nostra costante tensione verso l’innovazione, l’esclusività e l’eccellenza, e di aggiornarvi sul nostro percorso di elettrificazione, un elemento fondamentale nel nostro percorso verso la carbon neutrality entro il 2030”.