Mario Martone e Valeria Bruni Tedeschi (con un film francese) in concorso, Marco Bellocchio nella sezione Cannes Premiere. Ecco gli italiani finora annunciati al 75° Festival di Cannes che torna “a regime” nel mese di maggio (17-28), con un Festival ricco e diversificato in 47 titoli (selezionati da 2.200 film visionati) per una platea che attende “almeno” 35mila accreditati dopo le restrizioni dovute alla pandemia. Così si presenta l’edizione 2022 della kermesse diretta da Thierry Frémaux, l’ultima della presidenza di Pierre Lescure, pronta a indagare il futuro del cinema che, dice il gran patron, “è tutt’altro che morto, semplicemente è diventato qualcos’altro”. Per capire cosa è diventato o sta diventando, può esser utile passare in rassegna la scelta degli autori selezionati per il 75° anniversario del cine-festival più blasonato del mondo.
A partire da un concorso di 18 titoli (a cui potrebbero aggiungersene altri) in cui spiccano il ritorno di David Cronenberg (Crimes of the Future con Viggo Mortensen e Léa Seydoux) così come diversi degli affezionati al Festival sulla Croisette, da James Gray (Armageddon Time con Anthony Hopkins a Anne Hathaway) al giapponese Hirokazu Kore-eda (Broker), dai sempre numerosi francesi Claire Denis (Stars at Noon), Arnaud Desplechin (Frère et soeur) e la “nostra” Valeria Bruni Tedeschi (Les amandiers) al romeno Cristian Mungiu, dallo svedese Ruben Östlund (Triangle of Sadness) ai fratelli belgi Jean-Pierre et Luc Dardenne (Tori et Lokita) e il sudcoreano Park Chan-wook (Decision to Leave). Interessante in corsa per la Palma d’oro anche la presenza della statunitense indie Kelly Reichardt (Showing Up) e soprattutto del russo dissidente (risiede per ora a Parigi, da sempre avverso al regime putiniano) Kiril Serebrennikov con un film sulla moglie di Tchaikovski.
L’Italia c’è, ed è rappresentata in concorso da Mario Martone, solitamente concorrente a Venezia, che torna sulla Croisette con Nostalgia, dramma napoletano sul “ritorno” interpretato da Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva e Tommaso Ragno fra gli altri. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea, è prodotto da Picomedia e Mad Entertainment e uscirà nelle sale prossimamente per Medusa. A Cannes c’è poi anche Marco Bellocchio, invitato da Frémaux nella sezione Cannes Prémieres con la sua attesa serie tv Esterno Notte sul sequestro Moro.
Ma grandi firme sono in programma nel fuori concorso diversamente collocato, a partire dal ritorno del francese Michel Hazanavicius (premio Oscar per The Artist) incaricato ad aprire le danze con la commedia horror Z (Comme Z). Accanto ai già annunciati Top Gun: Maverick con Tom Cruise a far da “top star” sulla Montée des Marshes, ed Elvis di Baz Luhrmann, anche George Miller con Three Thousand Years of Longing, il regista cult Quentin Dupieux (Fumer Fait Tousser), Olivier Assayas (che porta un’edizione seriale del suo Irma Vep), Ethan “senza Joel” Coen con il documentario Jerry Lee Lewis: Trouble in Mind e – ultimo ma primo in ordine di emergenza – il grande autore ucraino Serhij Loznitza con il documentario-testimonianza The Natural History of Destruction.