Politica

Base militare nella riserva naturale di Pisa, il segretario del Pd locale: “Abbiamo saputo del progetto solo dopo la firma del decreto”

Intervista a Oreste Sabatino, che guida i dem pisani dal 2021: "C'è intesa con Letta su questa questione. Se c'era bisogno di un confronto prima del Dpcm? C'è sempre bisogno. E serve leale collaborazione tra enti e istituzioni"

Il Nazareno aveva definito una “scelta sbagliata” quella della costruzione di una nuova base militare dei carabinieri a scapito di un pezzo del Parco naturale di San Rossore, una riserva che si estende tra le province di Pisa e Lucca. Una posizione presa d’intesa con il Pd locale e che aveva provocato anche la presa di posizione – ancorché interlocutoria – del presidente della Regione Eugenio Giani. Oggi al Fatto Quotidiano il predecessore Enrico Rossi ha definito uno “scempio” la decisione passata dalla firma di un Dpcm del presidente del consiglio Mario Draghi e dalla controfirma del ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Il segretario provinciale Oreste Sabatino, alla guida dei democratici pisani dal 2021, conferma di aver saputo di questa nuova realizzazione che tra le altre cose prevede una pista di atterraggio per elicotteri, due poligoni di tiro, caserme, centri di addestramento, laboratori, magazzini, palestre, uffici, piscine, officine, infermeria, mensa, 18 villette a schiera e un autolavaggio.

Segretario Sabatino, come avete scoperto il progetto per la nuova base militare a Coltano?
Dopo la firma del Dpcm.

È riuscito a parlare con il segretario Letta? Cosa vi siete detti?
Sì, c’è un’intesa piena e vicinanza sulla questione della base.

Crede che sia giusto finanziare una nuova base militare con i soldi del Piano nazionale di ripresa e resilienza?
Non si tratta di fondi del Pnrr ma del Fondo di sviluppo e coesione, come ha ben chiarito proprio l’Arma dei Carabinieri. (qui il testo del Dpcm)

Il dpcm è stato firmato, senza una discussione, anche dal ministro del Pd Guerini. Pensa che prima ci sarebbe stato bisogno di un confronto con la base?
Il confronto deve esserci sempre. Una precisazione: il dpcm non è in capo al ministero della Difesa ma al ministero dell’Interno. Il ministro Guerini peraltro ha chiesto di proseguire il confronto con le amministrazioni interessate. Mi risulta che le interlocuzioni sono in corso e dopo Pasqua ci sarà in Regione un decisivo incontro tra carabinieri, enti locali e ministero delle Infrastrutture.

Il capogruppo del Pd in Regione Vincenzo Ceccarelli ha detto che “sono finiti i tempi in cui Roma decideva anche per i territori”. E’ d’accordo?
Sì. Siamo sempre per la leale collaborazione tra enti ed istituzioni.

È d’accordo con l’ex presidente della Regione Rossi che ha detto che questo progetto va contro ogni valore che il Pd rappresenta?
No. Mi sembra un po’ forzata l’equiparazione tra valori e realizzazione di una base militare.

C’è una crisi di valori all’interno del Partito dopo la decisione del Governo di inviare armi in Ucraina e di aumentare le spese militari?
Nessuna crisi. Condivido le scelte del governo e la linea del Pd nazionale, si tratta di una scelta a difesa e a sostegno del popolo ucraino che è stato aggredito da Putin e che si sta battendo per la libertà e la democrazia. Non possiamo essere al loro fianco solo con le parole.

Crede che la posizione interventista del Pd possa far perdere voti alle prossime elezioni del 2023?
La nostra non è una posizione interventista bensì a difesa di un popolo aggredito. Faccio mie le parole del segretario Letta: “I voti si perdono e poi si possono riguadagnare. La dignità no, una volta persa non la riprendi più”.

Firmerà la petizione su change.org contro la base a Coltano (che ha raggiunto quasi 56mila firme, ndr)?
Devo ancora leggerla.

Parteciperà martedì all’assemblea pubblica al circolo Arci di Coltano dal titolo “Salviamo Coltano dal cemento armato”?
Per quel giorno è in programma la direzione regionale del Pd.

Nella foto in alto: uno scorcio del Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli da www.parcosanrossore.org