Il quotidiano francese scrive che una delle squadre più importanti della Ligue 1 è di fatto controllata dal fondo americano attualmente proprietario del Milan. Una notizia che illumina di nuova luce gli acquisti di Leao e Maignan, così come le trattative per Botman e Renato Sanches. Proprio i rossoneri, però, sarebbero vicini alla vendita al private equity con sede in Bahrein
A chi appartiene davvero il Lille, una delle squadre più importanti della Ligue 1? E di chi sarà presto il Milan, che in queste settimane si gioca lo scudetto in Italia? C’è un filo conduttore che unisce queste due domande, apparentemente sconnesse fra loro: secondo un’inchiesta realizzata da L’Equipe, la proprietà del club francese sarebbe in realtà riconducibile al fondo Elliott, lo stesso che dal 2018 controlla anche i rossoneri, sollevando una questione di multiproprietà su cui anche la Uefa è pronta ad investigare. Proprio i rossoneri, però, sarebbero vicini a passare di mano: la Reuters riporta l’esistenza di una trattativa in esclusiva con InvestCorp, private equity con sede in Bahrein, interessato a rilevare la società milanese per una cifra vicina al miliardo.
Le indiscrezioni giornalistiche arrivano a seguito di voci che si rincorrono insistentemente da mesi. Nel dicembre 2020, l’ex patron Gerard Lopez si era ritrovato costretto a cedere il Lille per il debito di oltre 100 milioni contratto nei confronti del fondo Elliott. Il club era passato a un altro fondo, Merlyn Advisors, che si sarebbe fatta carico della cifra. Da allora, però, in molti si sono chiesti quale fosse il reale rapporto fra i due fondi, quindi tra il Lille e Elliott. A quanto raccolto dal prestigioso quotidiano francese, si tratterebbe di qualcosa in più di una semplice relazione finanziaria: attraverso una serie particolare di azioni con uno speciale diritto di veto, Elliott avrebbe di fatto il controllo del club, tanto che L’Equipe si spinge a sostenere come “Merlyn cela di fatto la presenza di Elliott”.
È una rivelazione importante non solo per il calcio francese, ma anche per quello italiano. Se la tesi de L’Equipe fosse confermata, Milan e Lille si scoprirebbero quasi “fratelli”, e verrebbero illuminati di nuova luce i rapporti stretti fra i due club: negli ultimi anni, alcune delle principali operazioni di mercato dei rossoneri sono state proprio con il club francese. Gli acquisti di Leao e Maignan, colonne del Milan di Pioli, ora le trattative per Botman e Renato Sanches, di cui si parla come i due colpi più importanti per la prossima stagione. Un autentico canale preferenziale, che potrebbe avere motivazioni ulteriori a quelle puramente tecniche. Non a caso la questione potrebbe interessare anche la Uefa.
Le norme del calcio europeo, infatti, vietano la multiproprietà. O meglio, vietano a due club che hanno la stessa proprietà di giocare nella medesima competizione europea: in caso di qualificazione alle coppe, solo uno dei due in teoria potrebbe accedervi. Milan e Lille non soltanto quest’anno hanno preso parte entrambe alla Champions League, ma la scorsa stagione si sono addirittura affrontate nello stesso girone di Europa League. Nella pratica, però, i rossoneri non hanno molto da temere: di fronte a una situazione simile (anzi, ben più conclamata: i legami di Salisburgo e Lipsia col colosso Red Bull), la Uefa ha già alzato bandiera bianca in passato, dimostrando di fatto di essere pronta a chiudere un occhio. Alle due squadre è bastato salvare le apparenze (Red Bull ridusse la propria influenza sul club austriaco) per ottenere il via libera.
In ogni caso, l’eventuale problema, semmai fosse dimostrato, potrebbe risolversi ancora prima di porsi. Il Milan, che voci di corridoio danno sul mercato da tempo, avrebbe trovato un possibile acquirente: L’Equipe aggiunge l’interesse di InvestCorp, fondo mediorientale fondato nel 1982 che si occupa di private equity, immobiliare e infrastrutture (un po’ di tutto, insomma). La Reuters specifica addirittura che ci sarebbe una trattativa in esclusiva con Elliott, sulla base di un miliardo di euro, e fin qui non risultano smentite. Se andasse in porto, per i rossoneri significherebbe passare da fondo a fondo: dopo aver ripulito il bilancio e restituito competitività alla squadra, Elliott ha esaurito il suo compito e passa all’incasso. Anche il prossimo fondo, però, avrebbe il medesimo obiettivo: migliorare il valore del club per realizzare profitto dalla sua ulteriore vendita. Solo, a un livello più alto: cioè nuovo stadio e, si augurano i tifosi rossoneri, anche vittorie.