Il manager portoghese guadagna oltre 19 milioni di euro. Lo Stato francese è il terzo azionista del gruppo sorto dall'unione tra Psa e Fca con una quota del 6,1%. Mercoledì scorso l'assemblea dei soci ha votato contro la proposta di retribuzione. Tuttavia il presidente John Elkann ha spiegato che il valore del voto è solo consultivo e cha la retribuzione del manager portoghese è giustificata dalle dimensioni dell'azienda. Il
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha definito stamattina “scioccante ed eccessivo” l’ammontare “astronomico” della remunerazione del direttore generale del gruppo automobilistico Stellantis, Carlos Tavares, e si è detto favorevole a un “plafond” per gli stipendi a livello di Unione europea. Lo Stato francese è il terzo azionista del gruppo sorto dall’unione tra Psa e Fca con una quota del 6,1%. Primo azionista è la Exor della famiglia Agnelli-Elkann con il 14,2%, mentre al secondo posto c’è la famiglia francese Peugeot. Mercoledì scorso l’assemblea dei soci ha votato contro la proposta di uno stipendio annuo per Tavares di 19,4 milioni di euro. Tuttavia il presidente John Elkann ha spiegato che il valore del voto è solo consultivo e cha la retribuzione del manager portoghese è giustificata dalle dimensioni dell’azienda. Herbert Diess, numero uno di Volkswagen, primo gruppo automobilistico al mondo, guadagna meno della metà: 8,4 milioni di euro. Nel 2021 le immatricolazione del gruppo Stellantis sono scese in Europa dell’ 1,6% rispetto al 2020 in linea con la flessione del mercato.
Macron è in campagna elettorale e questo potrebbe spiegare l’energia con cui si è scagliato contro i maxi stipendi. “Bisogna condurre la battaglia a livello europeo perché ci siano remunerazioni che non possano essere esagerate”, ha detto ai microfoni di France Info. “Bisogna darsi dei plafond – ha aggiunto – ed avere una governance per la nostra Europa che renda le cose accettabili, altrimenti la società ad un certo punto esplode. La gente non può avere problemi di potere d’acquisto e vedere poi queste cifre. Siamo su numeri astronomici e senza inquadrarli in una forbice dobbiamo poter mettere un tetto, se lo facciamo a livello europeo può funzionare”. “Certo che è scioccante, ma è ancora più scioccante che ci siano imprenditori che hanno messo in difficoltà al loro azienda”, ha commentato l’altra candidata all’Eliseo, Marine Le Pen, ai microfoni di BFM TV. “Ma io credo che uno dei mezzi per attenuare queste remunerazioni sproporzionate rispetto alla vita economica – ha aggiunto – sia forse di far entrare i dipendenti come azionisti”.
“È inaccettabile il silenzio del Governo sulla situazione di Stellantis e dell’automotive. Stellantis remunera con 19,15 milioni di euro l’amministratore delegato Carlos Tavares, con 28,8 milioni di euro il cda e distribuisce 3,3 miliardi di euro di dividendi, in un momento di grave crisi del settore automotive e di grande sofferenza per le lavoratrici e i lavoratori del gruppo e di tutta la filiera della componentistica”. E’ quanto affermano, in una nota, Michele De Palma, segretario generale della Fiom-Cgil e Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil.