L’esercito cinese ha condotto esercitazioni militari attorno a Taiwan. A darne notizia è il quotidiano cineseGlobal Times che ha riferito l’annuncio dello stesso esercito che ha condotto un pattugliamento congiunto con le forze navali e aeree intorno alla piccola nazione insulare a 180 chilometri dalla Cina. Shi Yi, portavoce del comando del Teatro orientale delle forze armate di Pechino, ha spiegato che l’operazione è una “risposta ai segnali sbagliati inviati dagli Usa sulla questione di Taiwan”.

Il riferimento è ai sei senatori della delegazione statunitense arrivati ieri, 14 aprile, che questa mattina hanno incontrato la presidente Tsai Ing-wen. Robert Menendez, senatore del New Jersey, ha elogiato la democrazia di Taipei e la sua leadership nel settore dei semiconduttori – Hsinchu ospita la più grande fabbrica indipendente al mondo di semiconduttori – e ha avvertito che ci saranno conseguenze nel caso in cui questo primato industriale dovesse incontrare ostacoli. Per Menendez, la sicurezza di Taiwan “ha un impatto globale“. Ciononostante, gli Stati Uniti non stanno cercando “alcun conflitto con la Cina“.

La delegazione è guidata dal senatore Lindsey Graham della Carolina del Sud e comprende anche il senatore Richard Burr della Carolina del Nord, il senatore Robert Portman dell’Ohio, il senatore Benjamin Sasse del Nebraska e il deputato Ronny Jackson del Texas.

La Repubblica Popolare “si oppone fermamente a qualsiasi forma di scambio ufficiale tra gli Usa e Taiwan“, aveva messo in guardia Zhao Lijian, portavoce del ministero degli Esteri cinese, prima dell’arrivo della delegazione. Per Lijian, i parlamentari del Congresso “dovrebbero attenersi alle linee guida del governo americano” e rispettare il principio della ‘Unica Cina’ e “le disposizioni dei tre comunicati congiunti, interrompendo gli scambi ufficiali”. Il consiglio del portavoce è di “astenersi dall’andare sempre più lontano lungo una strada pericolosa”. Lijian ha infine assicurato che “ci sarà la riunificazione” con Taiwan.

Dal canto loro, gli Stati Uniti da anni gestiscono l’affaire Taiwan con ‘l’ambiguità strategica‘: nonostante riconoscano solo la Repubblica popolare cinese, fanno leva su una legge del 1979 che obbliga l’amministrazione americana a fornire a Taiwan i mezzi militari per difendersi.

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