Flussi di gas in arrivo dalla Russia anche oggi molto sottili. Come emerge dai dai rilevamenti Snam, e come accade tra alti e bassi da un paio di settimane, i metri cubi in ingresso al Tarvisio appaiono ridotti. Oggi circa un settimo degli arrivi abituali a 0,3 milioni di metri cubi standard ogni ora. Sui soliti valori viceversa i flussi che provengono da Algeria (gasdotto Transmed che “approda” a Mazara del Vallo e registra 2,5 milioni metri cubi) e dall’Azerbaijan (gasdotto Tap che arriva a Meledugno). Lavorano i rigassificatori di Cavarzere e Livorno che stanno immettendo in rete 1,5 milioni di metri cubi/ora.
La giornata festiva attenua la domanda ma come accade da qualche giorno sembra che l’Italia stia riducendo, appena è in condizione di farlo, i flussi dalla Russia. Gazprom, colosso statale del gas russo ha in questi giorni ribadito che le forniture verso l’Europa, incluse quelle che transitano dall’Ucraina, procedono regolarmente. L’Italia importa ogni anno dalla Russia circa 30 miliardi di metri cubi di gas, tra il 30 e il 40% del suo fabbisogno. Il 45% dell’energia elettrica che consumiamo proviene da centrali che utilizzano gas per produrla. La scorsa settimana il governo italiano ha siglato un accordo con l’Algeria per incrementare le forniture di gas fino a 9 miliardi di metri cubi aggiuntivi rispetto agli attuali 20. Due miliardi di mc possono essere resi disponibili rapidamente, per gli altri 7 serve tempo. Un accordo è stato siglato anche con l’Egitto (circa 3 miliardi di metri cubi) interlocuzioni sono in corso con Congo ed Angola.