Prima la pandemia, ora la crisi causata dalla guerra. A Roma, come in tutta Italia, il lavoro, quando c’è, è precario. E arrivare a fine mese è una scommessa. L’Istat “dice che l’occupazione aumenta – dice Marco Filippetti, ex precario Anpal. Lavora allo sportello delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario -. Ma 8 su 10 sono contratti precari. E l’86% e’ sotto i sei mesi. La ripresa ha gambe d’argilla”.

La precarietà “è un dato di fatto in tutti i mercati del lavoro: dalla pubblica amministrazione alla sanità, dalla ristorazione, dove il lavoro nero è diffuso, all’assistenza alla persona. Chi lavora nella sicurezza guadagna 5 euro l’ora“, dice dallo sportello Clap Antonio Sanguinetti. “C’è un divario incredibile in città: dai 17mila euro di reddito dei municipi più periferici al doppio delle zone centrali. E i precari difficilmente riescono a organizzarsi sindacalmente. Non facciamo in tempo”.

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