Il corpo di una donna è stato ritrovato dentro un borsone vicino un parco del Queens, a New York. Si tratta di Orsolya Gaal, 51 anni, sposata e madre di due figli. La donna viveva in una grande villa in stile Tudor e, secondo una prima autopsia, è stata pugnalata 60 volte.
Abbandonata lungo Metropolitan Avenue, nel quartiere di Forrest Hills, la borsa è stata notata da un uomo che portava a spasso i suoi cani la mattina di sabato, 16 aprile.
“È stato scioccante“, ha raccontato Glenn Van Nostrand, dicendo di aver contattato la polizia dopo aver capito che si trattava di un cadavere. Stando a quanto scrive il New York Post, alcune tracce di sangue trovate sul borsone e nei pressi del luogo del ritrovamento del corpo, hanno spinto gli agenti a dirigersi verso la casa della vittima, in Juno Street. Lì hanno trovato solo il figlio 13enne. Secondo una prima ricostruzione, infatti, il fratello di 17 anni e il padre erano in viaggio a Portland, in Oregon. Alcuni vicini hanno affermato di aver visto gli agenti portarlo via in manette. Dopo averlo interrogato nel distretto locale, lo hanno rilasciato la sera dello stesso giorno.
L’autopsia ha rivelato che la vittima, appunto, è stata pugnalata 60 volte al collo, al torso e al braccio sinistro. I medici hanno riscontrato ferite da coltello sulle dita e sui palmi delle mani. Secondo i primi esami, non sembra che Gaalm abbia subito violenze sessuali.
Come emerso dalle prime indagini, la 51enne era uscita venerdì sera tornando nella sua villa di Forest Hills intorno alle 23: sembra che abbia detto al 13enne che andava a teatro mentre invece si sarebbe incontrata con un uomo. Alcune telecamere di sorveglianza hanno filmato qualcuno che portava via dalla casa la borsa contenente i resti della vittima intorno alle 4:30 di sabato mattina, ma la persona nel video non è stata ancora identificata.
Secondo la stazione televisiva WPix, il marito, Howard Klein, ha ricevuto dal presunto assassino un messaggio minatorio con su scritto: “Tutta la tua famiglia è la prossima”.
Raggiunto telefonicamente, Klein ha detto di trovarsi “nel bel mezzo di una terribile esperienza”. “[Mio figlio] Leo è al sicuro”, ha aggiunto, “grazie a Dio è al sicuro”. L’uomo è preoccupato dal fatto che “la vita della sua famiglia possa essere a rischio“.
Immagine d’archivio