Si vedono gli aerei, le piste di atterraggio e decollo, gli elicotteri e le navi all’ancora. Tutte basi strategiche, obiettivi sensibili. Visibili in alta risoluzione, senza alcun tipo di “blur”, le sfocature utilizzate per rendere irriconoscibili porzioni di immagini per ragioni di privacy o sicurezza. Una novità, secondo diversi media e utenti Twitter, che Google Maps avrebbe deciso nelle scorse ore ‘aprendo’ le immagini satellitari.
“Nessuna novità”, la replica dell’azienda di Mountain View che sul social network sta rispondendo da lunedì a decine di utenti per specificare che la policy non è cambiata e la navigazione di quelle zone è sempre stata in alta risoluzione. E a supporto delle affermazioni di Google Maps in molti fanno notare che anche le basi Nato di Sigonella e Aviano in Italia, così come quella di Ramstein in Germania, sono perfettamente visibili sul servizio offerto dalla big tech Usa.
Diversi utenti, compreso il canale bielorusso Nexta Tv, hanno postato le immagini di basi russe sottolineando che Google Maps “ha smesso di nascondere le strutture militari e strategiche segrete” consentendo “a chiunque” di visualizzarle: “Open sourcing di tutte le installazioni russe segrete: inclusi missili balistici intercontinentali, posti di comando e altro con una risoluzione di 0,5 m per pixel”. Tweet ai quali Mountain View ha risposto sempre allo stesso modo: “Salve, tenga presente che non abbiamo apportato modifiche alla sfocatura alle nostre immagini satellitari in Russia”, il testo scelto per spiegare che la visibilità è rimasta la stessa del passato.
Molti utenti, tra l’altro, fanno notare che in una base militare di Lipeck, a circa 400 chilometri dal confine ucraino, alcuni aerei presenti sulle piste – proprio grazie alle immagini in alta risoluzione – non sembrerebbero essere veri. Non si tratterebbe di una pratica nuova. Fin dai tempi delle guerre mondiali, infatti, è tattica militare conosciuta quella di utilizzare “finti obiettivi” per indurre il nemico in inganno. Ad esempio, le forze tedesche erano solite utilizzare per esercitazioni e addestramenti dei finti carri armati che l’Inghilterra ribattezzò spoof, ovvero parodia, proprio perché si trattava di imitazioni per tendere un tranello.
Tecnologia
Guerra Russia-Ucraina, “su Google Maps basi militari di Mosca visibili in alta risoluzione”. Ma l’azienda nega: “Non è cambiato nulla”
Una novità, secondo diversi media e utenti Twitter, che Google Maps avrebbe deciso nelle scorse ore 'aprendo' le immagini satellitari. Ma Mountain View precisa: "Non abbiamo apportato modifiche alla sfocatura alle nostre immagini satellitari in Russia"
Si vedono gli aerei, le piste di atterraggio e decollo, gli elicotteri e le navi all’ancora. Tutte basi strategiche, obiettivi sensibili. Visibili in alta risoluzione, senza alcun tipo di “blur”, le sfocature utilizzate per rendere irriconoscibili porzioni di immagini per ragioni di privacy o sicurezza. Una novità, secondo diversi media e utenti Twitter, che Google Maps avrebbe deciso nelle scorse ore ‘aprendo’ le immagini satellitari.
“Nessuna novità”, la replica dell’azienda di Mountain View che sul social network sta rispondendo da lunedì a decine di utenti per specificare che la policy non è cambiata e la navigazione di quelle zone è sempre stata in alta risoluzione. E a supporto delle affermazioni di Google Maps in molti fanno notare che anche le basi Nato di Sigonella e Aviano in Italia, così come quella di Ramstein in Germania, sono perfettamente visibili sul servizio offerto dalla big tech Usa.
Diversi utenti, compreso il canale bielorusso Nexta Tv, hanno postato le immagini di basi russe sottolineando che Google Maps “ha smesso di nascondere le strutture militari e strategiche segrete” consentendo “a chiunque” di visualizzarle: “Open sourcing di tutte le installazioni russe segrete: inclusi missili balistici intercontinentali, posti di comando e altro con una risoluzione di 0,5 m per pixel”. Tweet ai quali Mountain View ha risposto sempre allo stesso modo: “Salve, tenga presente che non abbiamo apportato modifiche alla sfocatura alle nostre immagini satellitari in Russia”, il testo scelto per spiegare che la visibilità è rimasta la stessa del passato.
Molti utenti, tra l’altro, fanno notare che in una base militare di Lipeck, a circa 400 chilometri dal confine ucraino, alcuni aerei presenti sulle piste – proprio grazie alle immagini in alta risoluzione – non sembrerebbero essere veri. Non si tratterebbe di una pratica nuova. Fin dai tempi delle guerre mondiali, infatti, è tattica militare conosciuta quella di utilizzare “finti obiettivi” per indurre il nemico in inganno. Ad esempio, le forze tedesche erano solite utilizzare per esercitazioni e addestramenti dei finti carri armati che l’Inghilterra ribattezzò spoof, ovvero parodia, proprio perché si trattava di imitazioni per tendere un tranello.
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Parigi, 13 mar. (Adnkronos) - La regina Camilla ha inviato una lettera a Gisele Pelicot, la donna francese che il marito ha fatto violentare per anni da decine di uomini, per "esprimerle la sua solidarietà ai massimi livelli". Lo ha riferito a Newsweek un collaboratore reale, aggiungendo che la sovrana, che lavora da anni per le vittime di violenza domestica, ha voluto riconoscere "la straordinaria dignità e il coraggio" della donna francese.
Dominique Pelicot ha ripetutamente drogato e violentato la moglie Gisèle per quasi un decennio, ha reclutato decine di uomini per fare lo stesso e ha filmato più di 200 di queste aggressioni in un caso che ha sconvolto la Francia e il mondo. E la regina "è rimasta profondamente colpita da questi fatti e dalla straordinaria dignità e dal coraggio di quella donna nel render pubblica la sua vicenda", ha affermato la fonte. "Naturalmente, ha contribuito a mettere in luce un problema sociale molto significativo, nonostante tutte le sofferenze personali che aveva attraversato".
"Quindi - prosegue la fonte reale - come sostenitrice di lunga data delle vittime di abusi domestici e sessuali, la regina ha scritto in privato a madame Pelicot, determinata a esprimerle al massimo il proprio sostegno." La lettera è un esempio del modo in cui Camilla intenda fare a livello globale ciò che fa regolarmente in Gran Bretagna - scrive il Newsweek - come dimostra la visita del 6 febbraio a Brave Spaces, a Exeter, nel sud-ovest dell'Inghilterra. L'organizzazione benefica spera di trovare una sede permanente, ma al momento offre supporto alle vittime di violenza domestica da una stanza sul retro del CoLab, uno sportello unico che fornisce servizi di supporto a una moltitudine di persone vulnerabili.
Quando la busta con il sigillo della famiglia reale britannica è arrivata insieme a migliaia di lettere di sostegno, la signora Pelicot "era sbalordita, commossa e molto orgogliosa di vedere che era riuscita a portare la sua battaglia fino alla famiglia reale britannica", ha detto a Le Monde l'avvocato della donna, Antoine Camus.
Il processo per stupro di massa, durato tre mesi in Francia lo scorso autunno, ha visto 51 uomini condannati per un totale di 428 anni. L'elettricista in pensione Pelicot è stato incarcerato alla pena massima di 20 anni. La 72enne, che The Independent ha definito la donna più influente del 2025, ha coraggiosamente scelto di rinunciare all'anonimato durante il processo che si è svolto nel villaggio di Mazan, nel sud-est della Francia.
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "In merito all'accusa del sangue pubblicata dalla 'Commissione d'inchiesta': è uno dei peggiori casi di accusa del sangue che il mondo abbia mai visto (e il mondo ne ha visti molti). Accusa le vittime dei crimini commessi contro di loro. Hamas è l'organizzazione che ha commesso orrendi crimini sessuali contro gli israeliani. È davvero un documento malato che solo un'organizzazione antisemita come l'Onu potrebbe produrre". Lo ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Oren Marmorstein.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Si terrà la prossima settimana, probabilmente giovedì 20 marzo, una seduta straordinaria della Camera dei deputati di tre ore e mezza per discutere le mozioni delle opposizioni sull'emergenza carceri. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Ramallah, 13 mar. (Adnkronos) - Secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri ed ex prigionieri, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le ultime incursioni nella Cisgiordania occupata. Tra gli arrestati ci sono una donna e diversi ex prigionieri, si legge nella dichiarazione congiunta su Telegram. Aumentano gli arresti a Hebron, dove secondo l'agenzia di stampa Wafa oggi sono state arrestate 12 persone, tra cui 11 ex prigionieri.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Presso la presidenza del Consiglio non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo per lo studio della concessione a Starlink della gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari italiane". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo al Senato a una interpellanza del Pd.