Si vedono gli aerei, le piste di atterraggio e decollo, gli elicotteri e le navi all’ancora. Tutte basi strategiche, obiettivi sensibili. Visibili in alta risoluzione, senza alcun tipo di “blur”, le sfocature utilizzate per rendere irriconoscibili porzioni di immagini per ragioni di privacy o sicurezza. Una novità, secondo diversi media e utenti Twitter, che Google Maps avrebbe deciso nelle scorse ore ‘aprendo’ le immagini satellitari.
“Nessuna novità”, la replica dell’azienda di Mountain View che sul social network sta rispondendo da lunedì a decine di utenti per specificare che la policy non è cambiata e la navigazione di quelle zone è sempre stata in alta risoluzione. E a supporto delle affermazioni di Google Maps in molti fanno notare che anche le basi Nato di Sigonella e Aviano in Italia, così come quella di Ramstein in Germania, sono perfettamente visibili sul servizio offerto dalla big tech Usa.
Google Maps has stopped hiding Russia’s secret military & strategic facilities. Allowing anyone in the public to view.
Open sourcing all secret Russian installations: including ICBMs, command posts and more with a resolution of 0.5m per pixel. pic.twitter.com/K77t0gmt3J
— OSINT UK (@jon96179496) April 18, 2022
Diversi utenti, compreso il canale bielorusso Nexta Tv, hanno postato le immagini di basi russe sottolineando che Google Maps “ha smesso di nascondere le strutture militari e strategiche segrete” consentendo “a chiunque” di visualizzarle: “Open sourcing di tutte le installazioni russe segrete: inclusi missili balistici intercontinentali, posti di comando e altro con una risoluzione di 0,5 m per pixel”. Tweet ai quali Mountain View ha risposto sempre allo stesso modo: “Salve, tenga presente che non abbiamo apportato modifiche alla sfocatura alle nostre immagini satellitari in Russia”, il testo scelto per spiegare che la visibilità è rimasta la stessa del passato.
Hi there, please note that we haven’t made any blurring changes to our satellite imagery in Russia.
— Google Maps (@googlemaps) April 18, 2022
Molti utenti, tra l’altro, fanno notare che in una base militare di Lipeck, a circa 400 chilometri dal confine ucraino, alcuni aerei presenti sulle piste – proprio grazie alle immagini in alta risoluzione – non sembrerebbero essere veri. Non si tratterebbe di una pratica nuova. Fin dai tempi delle guerre mondiali, infatti, è tattica militare conosciuta quella di utilizzare “finti obiettivi” per indurre il nemico in inganno. Ad esempio, le forze tedesche erano solite utilizzare per esercitazioni e addestramenti dei finti carri armati che l’Inghilterra ribattezzò spoof, ovvero parodia, proprio perché si trattava di imitazioni per tendere un tranello.