“Quando si parla dei veicoli elettrici dobbiamo stare attenti, perché si aumenta la dipendenza da pochissimi Paesi”. Lo ha detto Oliver Zipse, l’amministratore delegato del gruppo BMW, nonché presidente dell’associazione dei costruttori europei Acea. In altri termini, il numero uno della casa dell’Elica ha sottolineato come basare il business esclusivamente sulla mobilità elettrica potrebbe rendere le case automobilistiche occidentali troppo dipendenti da alcuni mercati. Zipse, così come ha recentemente fatto il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti, ha pure messo in guardia sul fatto che il controllo delle materie prime necessarie per fabbricare le batterie rischia di rimanere in mani cinesi.
Inoltre “se qualcuno, per qualche motivo, non potesse acquistare un veicolo elettrico ma avesse bisogno di un’auto, preferiresti proprogli di guidare la sua vecchia auto per sempre? Se non vendi più motori a combustione, qualcun altro lo farà”, ha detto Zipse, che è convito che anche l’evoluzione dei motori termici, sempre più efficienti, possa contribuire in maniera sostanziale a decarbonizzare il parco auto mondiale e combattere i cambiamenti climatici. Tra i principali ostacoli alla diffusione delle vetture elettriche, secondo l’ad di BMW, ci sarebbe il deficit infrastrutturale e i prezzi elevati dei veicoli a batteria. Posizioni, quelle di Zipse, del tutto in linea con quanto riferito a più riprese da Carlos Tavares, l’ad di Stellantis.
Tutto questo succede mentre in Germania si discute per eliminare gli incentivi dedicati alle vetture ibride plug-in, ovvero quelle ricaricabili, e tagliare i bonus riservati alle vetture elettriche. La stampa tedesca anticipa che il ministero dell’Economia starebbe lavorando a uno schema di eco-incentivi più snello, da varare a inizio 2023: in ballo ci sarebbe la cancellazione del sussidio di 4.500 euro per le ibride ricaricabili, mentre quello per le elettriche scenderebbe dagli attuali 6 mila a 4 mila euro nel 2023 e a 3 mila nel biennio 2024-2025. “Vogliamo affinare il focus del nostro sostegno alle auto elettriche e concentrarci maggiormente sulla protezione del clima. Secondo noi, gli ibridi plug-in non necessitano più di finanziamenti pubblici”, ha detto Robert Habeck, ministro dell’Economia. E tra i massimi rappresentati dei Verdi.