La superiorità che si era intravista più volte quest’anno, mai concretizzata, stavolta l’Inter la sbatte in faccia ai cugini. Con un sonoro 3-0 nel ritorno della semifinale di Coppa Italia, dopo lo 0-0 dell’andata. Dominata e vinta con i gol di Lautaro Martinez, l’uomo più atteso, più criticato e in fondo anche più rappresentativo di questa Inter, nel bene e nel male, stasera tanto nel bene. Ma pure con il gioco, il carattere, un pizzico di fortuna, anche le polemiche perché sul risultato pesa anche un gol annullato (sul 2-0) da Mariani al Var in maniera molto discutibile. Ma se il punteggio è pesante, e forse un po’ bugiardo nelle proporzioni, il campo non ha mentito.
L’Inter oggi sembra aver superato il tunnel senza luce d’inizio 2022, ed è tornata squadra vera, più forte delle rivali. Il Milan è sempre più in affanno, viene eliminata e rimpiange la gara d’andata, quando avrebbe potuto e dovuto punire la crisi dei nerazzurri. Ora resta da capire se era solo Coppa, o se questa sconfitta, pesante avrà delle ripercussioni anche sullo scudetto. Se il Milan riuscirà a vendicarsi in campionato, o se affonderà come in fondo accadde l’anno scorso dopo la sconfitta all’ultimo secondo nei quarti di Coppa Italia. A questo Inter e Milan penseranno da domani. Oggi l’unica certezza è che l’Inter si giocherà la finale di coppa, contro la vincente di Juventus-Fiorentina.
La differenza alla lunga l’hanno fatta gli episodi, ma l’Inter a differenza che in passato si è messa nelle condizioni migliori per sfruttarle. Pronti, via e infatti i nerazzurri sono già in vantaggio. Non per caso: il gol è il frutto di una convinzione diversa, della classica azione da un lato all’altro del campo marchio di fabbrica di Inzaghi. E poi del colpo campione, una girata al volo di Lautaro che piega le mani di Maignan e spacca la rete. Una meraviglia. È l’episodio decisivo, non solo perché sblocca la gara ma perché in fondo la indirizzerà. Saltato il piano iniziale di bloccare Brozovic e quindi la manovra avversaria, Pioli fa davvero fatica a ritrovare il bandolo della matassa, con i nerazzurri che si infilano dappertutto e il malcapitato Tomori che prova a metterci una pezza. Per mezzora, il dominio interista è totale.
Ci vuole una palla persa in uscita da Darmian per creare la prima occasione rosssonera. Handanovic è bravo a lasciarsi centrare, ma molto di più qualche minuto dopo a levare dalla porta una gran conclusione da fuori di Saelemakers. È l’inerzia della gara che all’improvviso è cambiata: i nerazzurri rifiatano e il Milan comincia prova a montargli sopra, che è la cosa che sa fare meglio. Infatti il match diventa combattutissimo, e spettacolare.
Il finale di tempo è una specie di scontro all’ultimo sangue: nonostante manchi ancora tanto, le squadre si sfidano a campo aperto e guardia bassa. Un batti e ribatti, un’azione da una parte e una dall’altra, che premia però ancora l’Inter: una manciata di secondi dopo aver fermato il Milan a un centimetro dal pareggio, con un salvataggio clamoroso di Perisic sulla linea, sempre per questioni di centimetri, ancora con Lautaro, che scappa sul filo del fuorigioco e con un tocco sotto delizioso beffa Maignan.
Si va a riposo sul 2-0, punteggio pesante che non si può dire nemmeno sia del tutto immeritato. Pioli si ripresenta con Brahim Diaz e Messias, ma soprattutto l’atteggiamento di chi non ha più nulla da perdere. L’Inter, invece, prima continua a difendere e ripartire, poi difende e basta. A tratti, quello rossonero pare quasi un assedio, senza però grandi occasioni. Inzaghi alza il muro, letteralmente, e il Milan non riesce a sfondarlo.
Anzi, ci riesce pure, a 20 dalla fine, con un tiro di Bennacer che supera Handanovic passando fra cento gambe. Fra queste, anche quelle del compagno Kalulu, che è in fuorigioco, ma pare davvero ininfluente: non per l’arbitro Mariani e il Var, che annullano, in maniera abbastanza incomprensibile. È l’ultima sliding door di questa sfida infinita, almeno per stasera. Anche perché nel finale in campo aperto arriva anche il 3-0 di Gosens, che chiude definitivamente la partita e punisce oltre misura i rossoneri. Il derby di coppa va all’Inter, quello di campionato, il più importante, riprende da domani.