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Melancholia: “X Factor? La Sony ci ha rescisso il contratto appena finito il talent. Senti di essere stato preso, portato in alto e poi gettato a terra”

La band è uscita con un nuovo lavoro, Sleep Mode e Benedetta, la frontwoman, ha raccontato a Rolling Stone anche dell'esperienza con il talent: "Ne parlo a fatica. X Factor è stata una dissociazione dal mio corpo e dal mio spirito. Non siamo una band che va bene dentro una macchina che corre. Dobbiamo essere noi la macchina che corre. Sentirsi dentro un meccanismo che macina e tu devi macinare con gli altri non è il nostro modo di intendere la musica..."

di F. Q.

Si chiamano Melancholia e hanno partecipato a X Factor. Una band che aveva trovato un mentore in Manuel Agnelli (o così pareva) e che è stata poi eliminata da Hell Raton. A Rolling Stone hanno raccontato del loro nuovo lavoro, Sleep Mode e del loro tour, in partenza il 7 maggio da Perugia: “La cupezza ce l’abbiamo da quando siamo nati. Abbiamo la tristezza infusa – ha spiegato Benedetta, la frontwoman, a proposito delle atmosfere del disco – La pandemia ha solo influito maggiormente sul nostro umore, sempre nero. Spero che ognuno stia cercando un modo per sfogare questo male, noi lo abbiamo trovato, ce lo teniamo stretto e non smettiamo di suonare”. Ma l’intervista è stata anche l’occasione di uno sfogo proprio sul talent: “Ne parlo a fatica. X Factor è stata una dissociazione dal mio corpo e dal mio spirito. Non siamo una band che va bene dentro una macchina che corre. Dobbiamo essere noi la macchina che corre. Sentirsi dentro un meccanismo che macina e tu devi macinare con gli altri non è il nostro modo di intendere la musica. Ci va bene prendere la nostra macchina percorrendo la strada con le persone che ci seguono. Se potenziamo la macchina non allineandola, senza cambiamenti, allora a quel punto possiamo fare parte del gioco e romperlo”. Benedetta ha aggiunto di aver fatto l’esperienza di X Factor solo “per poter suonare” ma che una volta fuori, molte aspettative sono state disattese perché se da un lato c’è stata la bella sorpresa di un tour, dall’altro “un contratto incredibile non è arrivato. Perché non funziona così. È il momento in cui senti di essere stato preso, portato in alto e poi gettato a terra. Senti che i contratti in essere si interrompono, che le persone con le quali potevi instaurare un rapporto non ti rispondono più. È nella normalità delle cose. X Factor crea il tipo di fenomeno che a noi non piace essere”. E con Agnelli come sono i rapporti? “Abbiamo un po’ interrotto i rapporti: lui si sta concentrando sui Little Pieces of Marmelade (altra band in gara al talent). Ogni tanto sentiamo Rodrigo D’Erasmo. Gli abbiamo mandato l’ultimo EP e ci ha fatto i complimenti. Li abbiamo incontrati a cena, siamo stati una sera insieme, ma poi lavorativamente parlando non abbiamo continuato a collaborare”. La “beffa” è stata quanto accaduto con la discografica: “Si firma un contratto legato a loro e ci sono dei premi. Il nostro primo EP era il premio: non doveva uscire, ma è uscito quando ancora X Factor era in corso, grazie a quell’estensione e con distribuzione Sony, ma poi ci hanno mandato la lettera di rescissione“.

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