“Quello che mi spaventa sono i numeri della pandemia, sono un sanitario e la preoccupazione è che con questi numeri intorno a ottobre-novembre potremo avere una nuova ondata“. Sono le parole di Alessandro Bertaina, segretario regionale Cisl Fp in Piemonte, alla conferenza stampa che indice un presidio giovedì 21 aprile per sensibilizzare la Regione sui precari della Sanità. “Significherebbe compiere gli errori di questi anni, andando a reperire personale in modalità d’urgenza, il che potrebbe essere impossibile per gli infermieri e gli oss che sono difficili da trovare. Tutto è correlato ai numeri: senza aumento e senza pensare alla stabilizzazione sicuramente ci rimettono anche le liste d’attesa. L’assessorato deve capire che siamo obbligati a tenere in considerazione queste qualifiche, abbiamo commesso questo errore clamoroso”. Per Massimo Esposto, segretario regionale Cgil Pf “5700 sono i precari con contratto di lavoro flessibili, stabilizzabili sono 1136, in assenza dei tetti di spesa più del 50% non verrebbe stabilizzato. In questi giorni le aziende si sono attivate per il ripristino delle attività pre-pandemia, il servizio sanitario non può fare a meno di questi precari, a maggior ragione se tornerà una nuova ondata. Saremmo scoperti dell’80% del personale oggi in servizio precario”.
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