Emergenza Sorrisi da 14 anni cambia il destino dei bambini di 23 paesi nel mondo: medici e infermieri volontari viaggiano più volte all’anno nei paesi con minori risorse – e spesso con sistemi sanitari inadeguati – per curare e operare bambini affetti da malformazioni del volto, labio–palatoschisi, traumi da ustioni, traumi di guerra o altre patologie invalidanti. Ad oggi Emergenza Sorrisi ha operato 5.151 bambini. Parallelamente agli interventi, lo staff della onlus si occupa di formare medici e infermieri nei paesi che ospitano le missioni – attualmente si contano 580 professionisti formati – con l’obiettivo di garantire elevati livelli di specializzazione sanitaria nei paesi interessati.
Ora Emergenza Sorrisi è impegnata anche nella campagna di raccolta fondi “Una volta per tutte“, che coinvolge i tanti profughi che fuggono dalla guerra in Ucraina “per essere vicini a chi soffre”: fino all’8 maggio sarà attivo il numero solidale 45587 per sostenere la campagna destinata a finanziare gli interventi di chirurgia ricostruttiva del volto per i bambini che nascono con malformazioni congenite: si potranno donare 5 o 10 euro chiamando il 45587, oppure 2 euro tramite SMS. Mandando l’sms al numero solidale si sostiene anche il programma che Emergenza Sorrisi sta attuando in via emergenziale, con l’invio di equipe chirurgiche specialistiche in soccorso dei feriti proventi dall’Ucraina e di medicinali, mezzi di primo soccorso e piccole attrezzature al popolo ucraino e agli ospedali delle principali città colpite. Ed è di questi ultimi giorni la notizia che sarà possibile svolgere una missione chirurgica a Kiev – sotto l’egida dell’Ambasciata italiana – per prestare soccorso ai civili vittime del conflitto: il personale sanitario volontario è già pronto a partire.
La onlus fa parte del team di emergenza messo a punto dal Ministero della Salute moldavo per supportare il personale medico e sanitario nel prestare assistenza ai profughi, intervenendo soprattutto nell’ospedale pediatrico e nell’ospedale di traumatologia di Chisinau: a inizio maggio arriverà un’unità medica mobile nella capitale moldava. L’associazione sta anche lavorando per promuovere borse di studio ed offrire dignità intellettuale ai giovani profughi, in particolare medici e artisti.
Nel frattempo è imminente anche la partenza dell’equipe di Emergenza Sorrisi per la città di Peshawar, in Pakistan, paese dove i chirurghi e gli infermieri volontari riescono finalmente a tornare dopo 10 anni di assenza e dove 80 bambini aspettano di essere operati. “Emergenza Sorrisi è dove si soffre e dove serve, anche se c’è la guerra. In ogni missione chirurgica, anche se l’obiettivo primario è quello di restituire il sorriso ai bambini che sono nati senza – ci siamo trovati spesso a curare bambini con ferite di guerra ed ustioni. Vogliamo continuare ad offrire tutto il nostro know how sanitario dove c’è bisogno. Perché è proprio questa la nostra mission: essere vicini a chi soffre” ha sottolineato Fabio Abenavoli, Chirurgo Plastico e Maxillo Facciale e presidente di Emergenza Sorrisi.