“Se qualcosa può andare storto, lo farà nel momento peggiore possibile”. Ce lo ha insegnato quel piccolo capolavoro della letteratura umoristica che è “La legge di Murphy” di Artur Bloch. E’ così. Con il “Mercurio retrogrado” scopriamo che anche i pianeti si mettono di traverso in questo periodo, non bastassero tutti i problemi che il mondo sta affrontando. Il Mercurio retrogrado è una particolarità del movimento degli astri che provoca (ovviamente per chi ci crede) caos, confusione, instabilità. Succede normalmente tre volte in un anno, ma questo 2022 ce ne riserva una quarta, una in più del solito. E davvero nessuno ne sentiva il bisogno. Il prossimo appuntamento? Dal 10 maggio al 2 giugno. Ma come si riflette il Mercurio retrogrado nella nostra vita? Con una serie di continui imprevisti. Noi diamo la colpa al caso, parliamo di un periodo nero o sfortunato. Invece è tutta colpa sua, di Mercurio.
La connessione cade all’improvviso nel momento in cui stai inviando un documento che pensi debba salvare il mondo, la macchina non si avvia mentre stai scappando da un pranzo familiare che dura da due giorni, le chiavi di casa cadono nel tombino mentre piove a dirotto, la camera da letto è attaccata dalle vespe che cercano di entrare dalle finestre del balcone. Dulcis in fundo, le mail continuano a non partire e un esperto come Branko, dal punto di vista della sua calma astrologica, ti consiglia di verificare per bene se siano arrivate a destinazione. Simon and the Stars, altro esperto di congiunture astrali, descrive così questi periodi: “Come quando il segnale televisivo sfarfalla, salta qualche fotogramma, diventa più difficile seguire la trama del film”. Fa paura solo pensare come questo subbuglio determinato dal pianeta si possa riverberare sulle complesse dinamiche del mondo. Il caos regna sovrano e tutto può accadere. Anche gli eventi peggiori.
Si pensa che siano solo credenze da rotocalco? Può darsi, ma il fenomeno è così importante che persino una testata importante come il Wall Street Journal ha deciso di occuparsene. Perché la paura del Mercurio retrogrado sta provocando, spiega il giornale, anche riflessi sociali. Molti sono gli appassionati di astrologia. Magari non ci credono proprio così tanto, ma nel dubbio comunque prendono delle precauzioni. Rinviano i matrimoni, spostano la data dei viaggi, rimandano gli acquisti. Perché sfidare gli astri, quando si può aspettare un momento migliore? C’è un dato preciso: il numero degli spostamenti per diletto è in calo nel periodo tra maggio e giugno. Perché rischiare che il volo sia annullato, un treno soppresso, l’autostrada bloccata?
Gli esperti di astrologia danno alcuni consigli su come affrontare il difficile frangente. Almeno nelle nostre esistenze quotidiane, visto che possiamo incidere ben poco nelle dinamiche mondiali. Spiegano che i segni più sensibili sono la Vergine e i Gemelli. Consigliano di tenere un tono molto pacato, di evitare le discussioni e di ritagliarsi spazi di meditazione solitaria. Insomma: la caotica frenesia di questo periodo potrebbe danneggiare i rapporti e le relazioni, così come gli affari. Insomma: bisogna prenderla bassa. Ed è meglio scriversi tutto: le sollecitazioni astrali portano con sé anche confusione e dimenticanze. La memoria rischia di far cilecca. Così si rischia pure di scordarsi di appuntamenti importantissimi. O magari di inviare un messaggio WhatsApp alla persona sbagliata, rischiando di innescare pericolosissimi equivoci.
Ma che cosa vuol dire Mercurio retrogrado? Visto dalla terra, sembra che il pianeta si fermi e torni indietro e questo fin dall’antichità era interpretato come segnale di grave sfortuna. Ovviamente il movimento retrogrado è una illusione ottica causata dalle differenze nella velocità nell’orbitare dei pianeti. Si chiama infatti “apparente”. Ma nell’antichità creava agitazione e inquietudine. Soprattutto fin quando si credette che la terra fosse al centro dell’universo. Soltanto quando Niccolò Copernico introdusse il modello eliocentrico, gli scienziati capirono che il moto retrogrado era un’illusione. Insomma un gioco di movimenti che però ci destabilizza come quello di un prestigiatore.
