Mentre Omicron, del coronavirus Sars Cov 2, continua a ricombinarsi e produrre sottovarianti, le case farmaceutiche sono al lavoro per mettere a punto il vaccino calibrato sulle caratteristiche della variante sequenziata per la prima volta in Sudafrica. Il candidato vaccino a Rna messaggero mRNA-1273.211, messo a punto dall’azienda Moderna, secondo quanto sostiene la società ha dimostrato di essere efficace contro Omicron a sei mesi dalla somministrazione e potrebbe essere quindi utilizzato come booster. È intanto in fase avanzata di sperimentazione un altro candidato vaccino, chiamato mRNA-1273.214 e aggiornato in modo da incorporare più mutazioni di Omicron. I risultati, attesi nel secondo trimestre del 2022, potranno dire se nel prossimo autunno potrà essere utilizzato come booster nell’emisfero settentrionale.
Il vaccino mRNA-1273.211 si è dimostrato efficace dopo sei mesi anche contro la variante Beta, mentre l’efficacia contro la variante Delta è stata dimostrata dopo un mese dalla somministrazione. Rispetto al primo vaccino anti Covid di Moderna (mRNA-1273) e a parità di dose (50 microgrammi), il candidato vaccino per il booster mRNA-1273.211 ha indotto una risposta 2,20 volte più elevata in termini di produzione di anticorpi contro la variante Omicron.
Pfizer, l’altra società che con Biontech ha sviluppato un vaccino a Rna messaggero, potrebbe sviluppare un vaccino contro Omicron entro l’autunno. Albert Bourla, numero uno del colosso farmaceutico americano, alla conferenza stampa della Federazione internazionale delle imprese e delle associazioni del farmaco (Ifpma) sul futuro dei vaccini contro Covid-19 nei giorni scorsi ha dichiarato. “È facile fare qualcosa solo contro Omicron – sottolinea – Ma è scientificamente e tecnicamente più impegnativo” un vaccino “efficace contro tutte le varianti note finora, senza la necessità di vaccini diversi per diverse varianti“.