“Kiev sicura? I russi possono toccare ad attaccarci in qualsiasi momento, agli ucraini fuori dal Paese dico di aspettare ancora un po’ a tornare, ci sono ancora esplosioni a nord della città e i civili muoiono ogni giorno per colpa delle mine inesplose”. Così il sindaco di Kiev, Vitalij Klitschko, in un’intervista a Piazzapulita su La7.

L’ex pugile racconta di essere stato “personalmente a Bucha“: “Ho visto con i miei occhi i civili ammazzati e le auto con la scritta bambini. Civili raccontano di violenze inaudite, non è un genocidio questo?”. “La Russia ora ci sta dicendo di accettare un compromesso, ma di cosa stiamo parlando? – continua – Di lasciare nelle loro mani le nostre terre?”. I russi, secondo Klitschko “non vogliono il Donbass, ma ripristinare l’Unione Sovietica”. “Ogni concessione a Putin è un pericolo per tutti anche per voi”, allerta ancora il sindaco di Kiev. E sulla paura di rimanere in Ucraina, l’ex pugile conclude: “A nessuno piace l’idea di morire. La maggior parte degli ucraini pensa ‘meglio morire che vivere in ginocchio'”.

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