Intanto sono in corso le indagini per rintracciare il raro e prezioso orologio che la sera di Pasquetta gli è stato scippato mentre si aggirava nella zona della Darsena di Viareggio: secondo quanto si apprende, si tratta di un Richard Mille Rm 67-02, cronografo di lusso cui è sostanzialmente impossibile dare un prezzo reale
Tapiro d’oro per Charles Leclerc, il secondo della carriera per il pilota della Ferrari, che pochi giorni fa, a Viareggio, mentre posava per un selfie, si è visto sfilare dal polso un rarissimo orologio del valore di circa due milioni di euro. Il ferrarista è stato raggiunto a Imola, dove domenica si terrà il Gran Premio di Formula 1, da Valerio Staffelli, lo storico inviato di Striscia la Notizia, che gli ha chiesto di commentare il furto. “Hanno proprio fatto un bel lavoro, organizzati e veloci“, ha spiegato Leclerc. “Orologio a parte, questa stagione per ora è solo positiva. E spero che nel prossimo gran premio qui in Italia (Imola, ndr) ci possano essere ancora soddisfazioni: stiamo andando molto veloci”, ha concluso il pilota monegasco.
Intanto sono in corso le indagini per rintracciare il raro e prezioso orologio che la sera di Pasquetta gli è stato scippato mentre si aggirava nella zona della Darsena di Viareggio: secondo quanto si apprende, si tratta di un Richard Mille Rm 67-02, cronografo di lusso cui è sostanzialmente impossibile dare un prezzo reale. L’unico raffronto disponibile c’è con un suo prototipo venduto nel 2021 all’asta per circa 2 milioni di franchi svizzeri, appunto quasi 2 milioni di euro odierni. Che sia costoso è fuori di dubbio, infatti tra le ricostruzioni al vaglio dei carabinieri anche il fatto che Leclerc avrebbe reagito provando a riprenderselo con la sua Ferrari inseguendo i ladri, un bolide nero che ha lanciato in una inversione a U con sgommata per andare dietro a loro, fuggiti in motorino. Tuttavia il pilota ha fatto solo poche decine di metri perché i ladri hanno abbandonato il mezzo e hanno continuato a piedi dentro la Pineta di Ponente, tra stradine sterrate e bosco. Leclerc ha dovuto rinunciare. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Viareggio sono in corso e stanno procedendo anche con l’esame delle immagini delle telecamere. Sono due i giovani visti scappare ma è da accertare che non vi siano stati dei complici con loro. La macchia accanto a Viareggio è spesso base di spacciatori e di bassa manovalanza tanto che l’orologio adesso potrebbe trovarsi nelle mani di delinquenti di basso rango che forse non sanno neppure dove ricettarlo senza l’aiuto di malavitosi di maggior spessore criminale.
Il colpo è stato in via Salvatori, dietro il porto. E’ una strada al buio da mesi nonostante le segnalazioni dei residenti al Comune per ripristinare adeguata illuminazione pubblica. Il talentuoso pilota monegasco c’era andato perché vi abita il suo personal trainer, Andrea Ferrari, il quale era salito in casa a prendere i bagagli per poi proseguire con lui per Maranello (Modena) dove si sarebbero preparati al simulatore in vista del Gp di F.1 dell’Emilia Romagna, domenica prossima sul circuito di Imola (Bologna). Sempre secondo ricostruzioni sotto verifica dell’Arma, Ferrari è salito in casa mentre Leclerc ha atteso nella via, restando seduto al posto di guida della vettura sportiva e a finestrino abbassato. Passanti lo hanno riconosciuto e si sono fermati per fare foto insieme, tra loro si sono confusi i malviventi che con gesti rapidi gli hanno sfilati dal polso l’orologio. Sono scappati in motorino in direzione opposta a dove era puntata l’auto, Leclerc ha girato la Ferrari con energia e dato gas ma il piccolo motociclo è stato abbastanza lesto per il tratto che bastava a permettere ai ladri di infilarsi nella pineta e sparire nell’oscurità.