Ad oggi una cosa è certa. Il criminale Putin pensava di conquistare velocemente e in tranquillità l’Ucraina. Ma si è scontrato contro il coraggio, la determinazione e la voglia di libertà del popolo ucraino. In tutto questo vi è anche un altro grande elemento positivo, a mio avviso, da ricordare: la determinazione e l’efficienza degli Usa e del suo Presidente Biden.
L’America aveva detto da subito che Putin avrebbe attaccato l’Ucraina. L’Europa, che ha subito da tempo anche inconsciamente la propaganda Russa, non credeva potesse accadere. Il motivo è molto semplice. La propaganda e il metodo usato dal Cremlino ha inquinato i pozzi dell’informazione occidentale e ha stretto accordi politici con Partiti Europei. Senza andare lontano e guardando a casa nostra, risulta ancora in piedi l’accordo fra la Lega e il “partito” di Putin. Ed è ancora più evidente in questi giorni con le ulteriori notizie uscite in merito ai rapporti fra il Cremlino e il governo Conte. Rapporti che pian piano la storia ci farà capire in maniera sempre più evidente.
In ogni caso i fatti sono evidenti. In una situazione normale mai avremmo avuto da discutere e addirittura obiettare sulla guerra ad un popolo sovrano. Invece, in Italia stiamo assistendo da troppo tempo alle solite trasmissioni televisive che danno spazio a personaggi che meriterebbero un trattamento sanitario obbligatorio. Si cerca di mettere in dubbio la realtà della guerra e si cerca di giustificare il criminale Putin. Cose incredibili. Cose impensabili. E a farlo molto spesso sono persone che dovrebbero rappresentare proprio i cittadini che subiscono aggressioni e violenza. Come se le associazioni anti mafia si mettessero a giustificare la mafia stessa. Ma siamo in Italia e non è colpa dei singoli cittadini. La vera colpa è del complesso informativo del nostro Paese. Troppo legato ad editori legati ai partiti e alle loro ambigue relazioni. Per questo motivo si dà spazio a squallidi personaggi che sputano vero e proprio veleno contro la civiltà umana e contro la vera cultura.
Si riempiono la tv e i giornali di mondezza che crea confusione e disinformazione. Un metodo già usato sui vaccini e sulla politica. Insomma, è solo grazie alla forza del popolo Ucraino e all’impegno concreto dell’America che il criminale Putin sta perdendo su tutti i fronti. Immaginatevi se, come i grandi esperti filo-putiniani consigliano, il popolo ucraino si fosse subito arreso e non avesse avuto subito il concreto sostegno americano cosa sarebbe accaduto. Putin avrebbe conquistato in due giorni l’Ucraina. I suoi sostenitori avrebbero addirittura esaltato la sua decisione e fermezza. E poi? Si sarebbe fermato?
Magari non avrebbe usato le bombe reali ma avrebbe ancora più facilmente usato le armi psicologiche di massa, ossia la più facile e completa disinformazione di massa con la compiacenza dei politici locali e nostrani. Questa è la semplice realtà che alcuni non vogliono vedere ma che emerge chiaramente. Il Cremlino ha da tempo iniziato la sua guerra ma non ce ne siamo accorti perché troppo coinvolti. Le bombe reali di Putin all’Ucraina hanno solo tolto l’incantesimo. E nonostante questo i suoi sodali europei hanno cercato e ancor oggi cercano di giustificarlo gettando fango e discredito contro l’America e la Nato. Un’organizzazione che serve per tenere viva la pace, non per il contrario.
Ma non dobbiamo fermarci e dobbiamo alzare la voce a difesa della libertà e della verità. Non possiamo consentire che la mentalità criminale di Putin possa continuare liberamente a diffondersi. Il 25 aprile, che per noi è festa in ricordo della Liberazione dal nazi-fascismo, non può avere ambiguità. Noi siamo italiani, europei, americani, soprattutto ucraini.