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Wall Street Journal: “Il partito di Le Pen sta restituendo 13 milioni di euro a un appaltatore militare russo sanzionato dagli Usa”

Secondo quanto rivelato dal quotidiano economico, il Rassemblement national ha raggiunto un accordo con la società Aviazapchast Jsc dopo essere stato denunciato per mancati pagamenti. Il termine ultimo della restituzione è stato fissato per il 2028
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Il Rassemblement National, partito della candidata all’Eliseo Marine Le Pen, sta restituendo 12,94 milioni di euro a una società appaltatrice militare della Russia che è attualmente colpita dalle sanzioni Usa. A rivelarlo è stato il 22 aprile il Wall Street Journal, citando documenti dei governi di Mosca e Parigi.

Come riportato dall’Agenzia Nova, “il pagamento fa parte di una ristrutturazione del debito concesso al partito per ripagare un prestito ottenuto da una banca russa”. La società in questione è la Aviazapchast Jsc, ha sede a Mosca e fornisce velivoli e pezzi di ricambio per i mezzi militari delle forze russe in Medio Oriente, Africa e Asia: nel 2016 ha rilevato il prestito da 9,4 milioni di euro dopo il fallimento della First Czech-Russian Bank che aveva appunto concesso il denaro un anno prima.

Il Wall Street Journal scrive che, nel giugno 2020, è stato raggiunto un “compromesso” che ha permesso al Rassemblement National (ex Front National) di restituire i fondi in rate trimestrali fino al 2028 e con gli interessi. L’accordo è stato stretto dopo la denuncia per mancato pagamento che Aviazapchast ha presentato al tribunale arbitrale di Mosca contro il partito francese. Riferisce sempre Agenzia Nova, l’intesa “raggiunta nel 2020 ha consentito al partito di Le Pen di risparmiare denaro mentre la leader del Rassemblement National si preparava a candidarsi nuovamente alla presidenza”. La data originaria per la restituzione del debito era infatti il 2019.

Proprio la questione del prestito bancario è stata al centro della campagna elettorale per l’Eliseo. Nel dibattito tv i candidati al ballottaggio, Macron ha accusato Le Pen di “dipendere da Mosca e da Putin” e di non essere quindi libera nelle sue decisioni politiche. Una versione smentita dalla leader del Rn. Poche ore prima era intervenuto su Twitter anche l’oppositore russo Navalny, sostenendo che la “First Czech-Russian Bank è nota per essere un’agenzia di riciclaggio” e vicina a Putin. “E’ come se un politico francese prendesse soldi da Cosa Nostra”, ha scritto nel messaggio diffuso in rete.

Il Rassemblement National, partito della candidata all’Eliseo Marine Le Pen, sta restituendo 12,94 milioni di euro a una società appaltatrice militare della Russia che è attualmente colpita dalle sanzioni Usa. A rivelarlo è stato il 22 aprile il Wall Street Journal, citando documenti dei governi di Mosca e Parigi. Come riportato dall’Agenzia Nova, “il pagamento […]

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