Insomma, il tanto auspicato trionfo della Ferrari sulla pista di casa non c'è stato, i tifosi hanno lasciato le tribune con l'amaro in bocca e una consapevolezza: la RedBull è il vero avversario di questo mondiale, pronta a dare del filo da torcere alla minima distrazione. E se Leclerc è ancora al comando della classifica piloti con 86 punti, Verstappen è già lì che lo incalza al secondo posto
Non ci sono parole per descrivere l’immensa delusione delle Ferrari al Gran Premio di Imola. Solo sesto Charles Leclerc, Carlos Sainz costretto al ritiro subito dopo la partenza: il podio del Gp dell’Emilia Romagna è andato alle due RedBull di Max Verstappen e Sergio Perez rispettivamente al primo e al secondo posto; seguite da Lando Norris con la McLaren. Il clima di festa e l’entusiasmo della vigilia sono stati bruscamente smorzati già pochi secondi dopo il via, quando Carlos Sainz è finto fuori pista subito alla prima variante del Tamburello, in seguito a un contatto con la McLaren di Ricciardo. In pista entra la safety card: già da qui si è capito che quella di oggi sarebbe stata una giornataccia per le Rosse, e non solo per il cattivo tempo. Tutto il pubblico accorso in gran numero a tifare il Cavallino rampante ha riversato quindi ogni speranza su Charles Leclerc, il favorito di questa stagione, ma invano.
Partito malissimo, al via ha pattinato sull’acqua e ha perso subito posizioni rispetto alle due RedBull di Verstappen e Perez, oggettivamente due fulmini. Ha intrapreso un duello serrato con Perez per il secondo posto ma al 54esimo giro, proprio quando era a un soffio dal passarlo e il pubblico con il fiato sospeso, ecco che ha perso il controllo della sua monoposto, è andato in testacoda ed è finito contro le barriere della pista che aveva finalmente ritrovato lo stato asciutto. Costretto dall’impatto con il muro a fermarsi ai box per cambiare l’ala anteriore, è rientrato in gara al decimo posto ed é riuscito solo a limitare i danni risalendo, negli ultimi giri, fino al sesto posto. Ha lottato con i denti per recuperare posizioni ma non sentiva la macchina a posto. Domenica da dimenticare per lui.
Sul traguardo, quarta la Mercedes di Russell, quinta l’Alfa Romeo di Bottas, poi dietro a Leclerc a punti anche Tsunoda, settimo con la Alpha Tauri; Vettel (Aston Martin) ottavo, Magnussen (Haas) nono e Stroll, decimo con la Williams. È andata (quasi) peggio a Lewis Hamilton, in campione del mondo in carica: un anno fa, proprio qui a Imola, conquistava il gradino più alto del podio. Oggi ha chiuso penultimo, al 13° posto. Insomma, il tanto auspicato trionfo della Ferrari sulla pista di casa non c’è stato, i tifosi hanno lasciato le tribune con l’amaro in bocca e una consapevolezza: la RedBull è il vero avversario di questo mondiale, pronta a dare del filo da torcere alla minima distrazione. E se Leclerc è ancora al comando della classifica piloti con 86 punti, Verstappen è già lì che lo incalza al secondo posto.