È stato chiesto l’ergastolo per Daniele Cestra, 44 anni, dal pm che contesta all’uomo due omicidi in carcere. L’accusa ha chiesto alla Corte d’assise del Tribunale di Frosinone il fine pena mai per quel detenuto, che stava scontando una pena proprio per omicidio, ed è imputato perché accusato di essere diventato un assassino seriale. Le vittime, secondo l’ipotesi della procura, è che abbia ammazzato i compagni di cella poi simulandone il suicidio. L’imputato durante un furto nel 2013 uccise la proprietaria della casa, un’anziana di 81 anni, con una pala.
Arrestato nel dicembre del 2013 dai carabinieri l’uomo venne condannato a 18 anni. In carcere però si sarebbe trasformato in un vero e proprio serial killer. Il 17 agosto 2016, a Frosinone, venne trovato impiccato il compagno di cella, Giuseppe Mari, e il 24 marzo dell’anno precedente era stato trovato nelle stesse condizioni un altro detenuto, Pietropaolo Bassi, che ugualmente divideva la cella con il pontino. Per il pm a uccidere i due detenuti fu l’imputato. Una convinzione maturata soprattutto alla luce della consulenza medico-legale compiuta dalla dottoressa Daniela Lucidi e dalla testimonianza di un detenuto, a cui il 44enne avrebbe confessato: “Tanto ne ho ammazzati tre e faccio anche questo che è il quarto”.
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