L'attore ha dismesso i panni del comico con cui siamo abituati a vederlo e ha mostrato invece il suo lato più intimo e privato, parlando per la prima volta della morte del padre, scomparso pochi mesi fa a causa del diabete
“È un momento della mia vita in cui mi tocca diventare forse più grande e crescere”. Grande commozione a Domenica In con Paolo Ruffini. L’attore ha dismesso i panni del comico con cui siamo abituati a vederlo e ha mostrato invece il suo lato più intimo e privato, parlando per la prima volta della morte del padre, scomparso pochi mesi fa a causa del diabete. “Se n’è andato in un giorno palindromo, era il 22 febbraio 2022”, ha spiegato a Mara Venier. Quindi ha ricordato quei momenti: “Capisco il dramma di chi non è stato vicino ai propri parenti a causa della pandemia. Se ne è andato alle 5, io ero a letto con lui quando è successo. Era stata una sera straordinaria, piena di preghiere, di scuse e ringraziamenti. Gli ho messo il rumore del mare sotto il cuscino“, ha confidato Ruffini visibilmente commosso.
Quindi Paolo Ruffini ha ammesso che il padre “si è lasciato andare”, arrendendosi alla malattia: “Prima di morire ha aspettato di vedere il mio film al cinema, dopo tre giorni se n’è andato. Allora pensavo di averlo accompagnato io, poi ho capito che è stato lui ad accompagnarmi verso una crescita. Mi sono accorto di questo dopo la sua morte. L’ultima parola che ha detto è stata ‘malachite’, una parola dal valore simbolico”, ha concluso tra l’applauso carico di affetto del pubblico in studio.