Il giorno dopo l'annuncio del presidente russo, la maggior parte delle testate e degli opinionisti si sono schierati attaccando duramente Kiev, accusandola di essere il mandante del fallito attentato al giornalista pro-Cremlino. Questo nonostante sull'autenticità della prova video presentata dai servizi siano emersi forti dubbi, anche tra i giornalisti della Federazione
“Sono stati arrestati i membri di un gruppo terroristico che, su ordine del Servizio di sicurezza ucraino, stava progettando di uccidere il giornalista Vladimir Soloviev”. La notizia, anticipata dal presidente russo Vladimir Putin e confermata in un comunicato dal Servizio di sicurezza federale russo (Fsb), rimbalza sui principali media della Federazione. Gli autori del presunto attentato sono, sostengono, membri dell’organizzazione terroristica neonazista National Socialism/White Power, che in Russia è fuorilegge. È stato diffuso un video di 7 minuti come prova dell’operazione di Mosca che avrebbe salvato così la vita a Soloviev e ad altri giornalisti nel mirino dei presunti “terroristi filoucraini”, ma sulla sua attendibilità sono stati sollevati dubbi sia da parte dei media internazionali che, in parte, da alcuni organi russi. Ma nelle testate della Federazione la posizione più diffusa è quella presentata dal presidente, con diversi opinionisti che lanciano accuse nei confronti di Zelensky e dei “nazisti ucraini”.
“Hanno arrestato sei moscoviti coinvolti nella preparazione dell’attentato contro Soloviev”, titola Interfax. “Hanno fermato sei persone che volevano avvicinarsi a Vladimir Soloviev”, scrive invece Kommersant, che nel sottotitolo spiega: “Sventato l’attentato contro il noto giornalista”. “L’Fsb ha fermato i terroristi, pianificavano su ordine dell’Sbu (Servizio di sicurezza ucraino, ndr) l’omicidio di Vladimir Soloviev”, tiotola Komsomolskaja Pravda, che riporta anche le accuse dello stesso Soloviev rivolte direttamente al presidente ucraino: “Zelensky ha contatti diretti con chi pianificava di uccidermi”.
Gazeta.ru scrive: “Ne risponderà Zelensky. A Mosca accusano Kiev di sostenere i terroristi”. E riporta la dichiarazione del presidente della Duma, Vjaceslav Volodin, secondo cui “l’Ucraina dovrebbe essere inserita tra i Paesi terroristi”. Una richiesta che era arrivata in senso contrario anche da Zelensky, che ha chiesto diverse volte ai Paesi occidentali di “riconoscere la Russia come Stato terrorista”.
Oltre alla ripresa secca della notizia del presunto attentato e dell’arresto della banda di terroristi, alcuni giornalisti russi hanno commentato l’accaduto. Le loro opinioni sono state raccolte dal media indipendente Radio Svoboda. “Nell’elenco dei nemici dei nazisti ucraini, secondo le confessioni dei catturati, c’erano Vladimir Soloviev, Dmitri Kiselyov, Margarita Simonyan, Olga Skabeyeva, Yevgeny Popov, Tigran Keosajan. Niente di nuovo, una storia già vista. Gli elenchi delle persone da eliminare fanno parte della tradizione dei nazisti. Anche Hitler aveva un elenco dei nemici personali”, ha dichiarato Natalia Osipova di Ria Novosty.
“L’Ucraina non ha ancora risposto dell’assassinio di Igor Kornelyuk, Anton Volosin, Anatoly Klyan, Andrej Stenin. In Ucraina continuano a voler uccidere e a pianificare di uccidere i nostri giornalisti. Addirittura sul nostro territorio. Perché? Perché l’Ucraina è totalmente impazzita? Perché è fuori controllo? Oppure perché non riesce a disobbedire agli ordini del padrone? Spero di ricevere presto delle risposte”, ha affermato un’altra giornalista russa, Yulia Vytizeva.
Igor Molotov, editorialista di Russia Today, ha lanciato invece una frecciatina a coloro che hanno lasciato la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina: “Ecco la differenza, quelli che non rischiavano nulla sono scappati in Francia, in Israele. Invece quelli che rischiano la vita sono qui a Mosca con noi, traete voi le conclusioni”.
Ma sempre Radio Svoboda ha riportato anche le voci di chi mette in dubbio alcuni aspetti di quanto dichiarato dall’Fsb e mostrato nel video dell’operazione. “Se, come dice Soloviev, dietro all’attentato c’è Zelensky in persona, allora perché hanno dichiarato di aver sequestrato ai presunti terroristi passaporti ucraini falsi? E ancora secondo Putin dietro l’attentato ci sarebbero gli Stati Uniti, allora perché gli esplosivi sequestrati sono prodotti in casa? Qualcosa non torna”, ha detto il celebre politologo Stanislav Belkovsky. Qualcuno mette anche in dubbio l’autenticità del materiale sequestrato durante l’operazione. “Tutte quelle armi per uccidere Vladimir Soloviev?”, si chiede ironico il giornalista Aleksandr Riklin.
Se spostiamo lo sguardo dai media, c’è anche chi, tra politici e attivisti, ha focalizzato l’attenzione su alcune stranezze del video dell’operazione di Mosca, come la presenza di alcune copie del videogioco The Sims 3. “È davvero una barzelletta. Nel video dell’arresto hanno mostrato contemporaneamente una svastica e il gioco Sims3, non ho parole per commentare”, ha dichiarato il politico di opposizione Dmitry G. Gudkov. Nikolay Lyaskin, attivista vicino ad Alexei Navalny, ha twittato: “Quando dicono di scrivere ‘firma illegibile’, ma tu sei un soldato e sei abituato a eseguire ciecamente gli ordini”, riferendosi alla dedica scritta su un libro trovato dagli agenti russi nell’abitazione dei presunti terroristi. Come si vede nel video, la dedica riporta questa scritta: “Per Timoh, grazie per l’inestimabile sostegno. Uccidi per vivere. Vivi per uccidere. Firma illegibile”.