Il dicastero guidato da Andrea Orlando ha deciso anche di integrare la fattispecie di “crisi di mercato” con la "sospensione o riduzione dell’attività lavorativa" legata alla crisi in Ucraina o per "difficoltà economiche, non prevedibili, temporanee e non imputabili all'impresa" nel reperire fonti energetiche
La cassa integrazione ordinaria potrà essere richiesta anche per mancanza di commesse o nel caso in cui ci sia una mancanza di materie prime o componenti. Lo ha stabilito il ministero del Lavoro apportando alcune modifiche e integrazione ai criteri necessari per richiedere la Cigo. L’intervento, ha spiegato il dicastero guidato da Andrea Orlando, tiene conto del “recente riordino della materia degli ammortizzatori sociali” e della “situazione internazionale determinata dalla crisi“.
Il decreto ministeriale 67 del 31 marzo 2022 integra per il solo anno in corso la fattispecie di “crisi di mercato” con la “sospensione o riduzione dell’attività lavorativa” dovuta anche all’impossibilità di “concludere accordi o scambi” determinata dalle limitazioni conseguenti alla crisi in Ucraina.
Con il nuovo decreto inoltre, il caso di “mancanza di materie prime o componenti” potrà essere considerato conseguente anche a “difficoltà economiche, non prevedibili, temporanee e non imputabili all’impresa” nel reperire fonti energetiche che servono per la trasformazione delle materie prime necessarie per la produzione. In quest’ultimo caso, si legge, “la relazione tecnica richiesta dal decreto dovrà documentare le oggettive difficoltà economiche e la relativa imprevedibilità, temporaneità e non imputabilità delle stesse”.