Nelle ultime 24 ore sono stati diagnosticati 87.940 nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 tra i 554.526 tamponi processati, di cui 468.727 test rapidi. Il numero risente dell’assenza dei dati dell’Abruzzo a causa di un “problema tecnico” che ha impedito di portare a termine la raccolta. L’incidenza è del 15,9%. I decessi sono stati 186. In netto calo i ricoverati, sia in area medica (-173 posti letto occupati) che in terapia intensiva (-15) dove si sono registrati 34 ingressi in un giorno.
Il confronto settimanale evidenzia una sostanziale stasi della pandemia, con la velocità del contagio rimasta identica tra lunedì e mercoledì delle due ultime due settimane: dal 25 aprile ad oggi sono stati rintracciati 142.393 casi, un numero quasi identico ai 145.442 degli stessi tre giorni della precedente. In calo gli ingressi in terapia intensiva (passati da 121 a 83) mentre i morti restano stabili (411-425). Rallenta la crescita del saldo ingressi-uscite dai reparti, passando da +449 a +260.
Ad oggi risultano 10.155 pazienti Covid ricoverati nei reparti per gli infetti e altri 394 positivi assistiti in terapia intensiva. In isolamento domiciliare si trovano 1.224.127 persone per un totale di 1.234.676 attualmente positivi. Dall’inizio della pandemia, il 20 febbraio 2020, sono stati diagnosticati 16.279.754 casi di infezione: in 14.881.965 sono guariti o sono stati dimessi (+88.545 nelle ultime 24 ore) mentre altri 163.113 sono deceduti.
Con 13.110 diagnosi la Lombardia è la regione che segnala l’incremento assoluto maggiore nel bollettino quotidiano. Oltre 10mila casi anche in Campania (10.785), cifra sfiorata anche da Veneto (9.666) e Lazio (8.692). In Puglia i nuovi casi sono stati 8.030, mentre la Sicilia ne riporta 6.550. Il Piemonte si ferma a 5.973, poco più della Toscana (5.653). Altre 7 Regioni ne hanno invece comunicati più di mille.