Caro Direttore Marco Travaglio,
sono veramente stufo. Lo sono in quanto cittadino italiano, lo sono in quanto giornalista, lo sono quale fruitore della cosiddetta informazione italiana.
Concordo in tutte le sue analisi su questa guerra: ci sono invasori ben identificati e invasati, anche questi nettamente riconoscibili visto che si tratta del 90% dei media italiani. Quello che lei chiama l’elmetto sulle ventitré pare calzi a pennello a molti colleghi che fino a ieri leccavano la pantofola del Papa. Oggi però c’è qualcuno che per la carriera conta più del vicario di Cristo in Terra che è il presidente degli Stati Uniti. Che si chiami Biden, Obama, Bush o Clinton è irrilevante, poiché lo scopo è uno solo: rimanere padroni del pianeta alla faccia di tutti gli altri che lo popolano.
Questo stato di cose supera ogni considerazione sull’infame Putin, il burattino Zelensky e tutto il corollario di scialbe figurine politiche europee che fingono di agitarsi per riportare la pace.
Sono stufo, le dicevo, perché il nostro Paese come tutti gli altri in Europa, come l’Europa stessa, si è rivelata per l’ennesima volta il campo di gioco (sporco) di potenze e interessi che ignorano completamente gli interessi dei suoi cittadini. Quale capo di Stato o di Governo degno di questo nome anteporrebbe la difesa di una nazione non legata alla propria da alcuna alleanza agli interessi e alla difesa dei propri cittadini? Ma, soprattutto, quale capo di Stato o di Governo si farebbe dettare da un’altra nazione le azioni politiche e militari da intraprendere, non solo ignorando, ma violando la propria stessa Costituzione?
Lei ha ragione: viviamo attualmente in uno Stato eversivo che continua ad operare senza alcuna legittimità delle scelte anticostituzionali. La guerra è aborrita come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Aborrita è più che vietata. Vuol dire che fa proprio vomitare. Allora, caro Direttore Travaglio, apprezzando i suoi quotidiani editoriali che aiutano molti come me a fare la tara alle sciocchezze propugnate dai vari Gramellini-Cappellini-Giannini, come mai – le chiedo – non c’è stata ancora qualche figura istituzionale, un politico, un magistrato che denunci il governo per attentato alla Costituzione? Figuriamoci il Capo dello Stato. Lo deve fare un privato cittadino? Lo deve fare un giornalista non allineato? Certo non lo può fare il Papa che è il capo di un altro Stato indipendente.
Visto che i sondaggi, obtorto collo, ci dicono che gli italiani hanno più senno dei loro governanti e sono in maggioranza contrari all’invio di armi, cosa si aspetta a fare una raccolta di firme per mettere in stato di accusa chi ci sta conducendo mano nella mano verso la Terza Guerra Mondiale?