I 1.900 lavoratori dal primo maggio rischiavano di restare a casa. Attivati nel 2019 per aiutare i beneficiari del Rdc a trovare un lavoro, i loro contratti erano già stati prorogati due volte
Nuovo contratto di lavoro per i navigator: 1.900 di loro, che dal 1° maggio rischiavano di rimanere a casa, vedranno attivato un nuovo contratto per un totale di altri quattro mesi. È il primo risultato dell’incontro al ministero del Lavoro tra i sindacati e il ministro Andrea Orlando. L’obiettivo dei sindacati è che i quattro mesi servano per la stabilizzazione dei navigator nei centri per l’impiego, dove le Regioni dovranno completare il piano per rafforzarli, che prevede in totale 11.600 unità in più.
Attivati nel 2019 con la misura del Reddito di cittadinanza per supportare i centri per l’impiego e aiutare i beneficiari del Rdc a trovare un’occupazione, i contratti dei navigator erano in scadenza il 30 aprile: già prorogati due volte, ora è arrivata questa terza proroga. Tecnicamente si tratta di una ricontrattualizzazione.
“C’è un primo risultato positivo. Il ministro Orlando si è assunto l’impegno a ricontrattualizzare con Anpal servizi questi lavoratori con una proroga di due mesi più due mesi, per avere la possibilità in questi giorni di discutere come utilizzare questi professionisti rispetto ai tanti impegni delineati anche dal Pnrr” ha riferito il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. “Il ministro Orlando ci ha messo la faccia e si è impegnato personalmente. È una parziale vittoria”. La notizia è stata accolta da un applauso dei navigator in presidio di fronte al ministero del Lavoro. “È un fatto positivo che non vengano lasciati per strada. La vertenza non è chiusa, ma c’è un segnale di disponibilità”. Parla di “una prima risposta importante, che però poi va finalizzata” anche la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti.