C’è anche Nicola Oddati, componente della Direzione nazionale e responsabile delle Agorà del Partito democratico, tra gli indagati in un’inchiesta della Procura di Napoli su una serie di appalti a Pozzuoli, alle porte del capoluogo partenopeo. Sono una decina in totale i raggiunti da avviso di garanzia: tra loro anche il sindaco del Comune flegreo, il dem Vincenzo Figliolia, accusato di corruzione e turbativa d’asta. Mercoledì uomini della Polizia e della Guardia di finanza hanno sequestrato documentazione e attrezzature (tra cui telefoni cellulari) negli uffici comunali, tra cui quello del sindaco e quello del segretario generale.

Le ipotesi di reato riguardano la procedura di gara per l’aggiudicazione dei lavori di riqualificazione e restauro del Rione Terra – l’agglomerato urbano più antico della città – e di realizzazione del parcheggio multipiano e riqualificazione ambientale dell’ex Cava Regia. “Tenuto conto delle imminenti elezioni amministrative mi auguro non solo una tempestiva definizione delle indagini, in modo da consentire di dimostrare l’assoluta regolarità dell’operato del sottoscritto e dell’amministrazione comunale, ma soprattutto che tale vicenda giudiziaria, manifestatasi all’epilogo della mia decennale esperienza da sindaco, non possa inficiare l’eccellente lavoro fatto da tutti i miei collaboratori per rendere la città di Pozzuoli quella che è diventata oggi, ovvero, una straordinaria realtà turistica, residenziale ed imprenditoriale”, dichiara il sindaco Figliolia.

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