Amber Heard ha ottenuto il ruolo di Mera in Aquaman grazie ai miei contatti. Non è proprio una dichiarazione conciliante quella di Johnny Depp durante il processo che lui stesso ha intentato contro la ex moglie per diffamazione. Durante una delle ultime sedute del dibattimento che si sta tenendo a Fairfax in Virginia, Depp ha ricordato senza troppa enfasi e con lapidaria franchezza che è stato grazie ai suoi contatti con i produttori della Warner Bros che la Heard è riuscita ad avere una parte importantissima in uno dei cinecomic più visti dal pubblico di recente. Lui che, ancora all’epoca nel 2016, era tra le più quotate star di Hollywood e in particolar modo con la Warner aveva appena finito di girare Animali fantastici e dove trovarli. Tra l’altro, come riporta Variety, durante il processo Depp vs Heard, poche ore fa ha testimoniato in una deposizione video tal Terence Dougherty, consigliere generale dell’American Civil Liberties Union (ACLU).
Dougherty ha spiegato sotto giuramento che il celebre editoriale pubblicato dal Washington Post in cui la Heard accusa indirettamente Depp di violenza domestica è stato “concordato nell’uscita sul giornale per sfruttare il rilascio in sala di Aquaman”. L’ACLU era stata coinvolta nell’ideazione, nella stesura e nella pubblicazione dell’articolo che poi è diventato l’oggetto per il quale è scattata la causa di diffamazione intentata da Depp alla Heard. “L’obiettivo è fare uscire l’articolo questa settimana (quella prenatalizia del dicembre 2018 ndr) per trarre vantaggio dalla straordinaria campagna pubblicitaria per Aquaman”, ha affermato Dougherty. E sempre in tema di Aquaman c’è addirittura una petizione online che ha raggiunto due milioni di firme in cui si chiede alla Warner di cancellare la Heard dal montaggio finale del sequel di Aquaman. Del film, tra l’altro, ne è stato visto un ampio stralcio nelle scorse ore al CinemaCon di Las Vegas e diversi giornalisti presenti parlano già di una presenza in scena della Heard molto ristretta, circa sui 10 minuti.