Il portavoce del Ministero della difesa USA John Kirby ha reso noto che oltre a chiedere di stanziare ancora 33 miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina, di cui due terzi per armi e munizioni, gli Stati Uniti stanno addestrando soldati di Kiev all’uso di sistemi d’armi nelle proprie basi in Germania e che questo sta accadendo in accordo con il Governo tedesco, che aiuta coordinamento ed organizzazione. In occasione di un incontro con circa 40 Paesi organizzato da Washington nella base americana e sede del comando centrale interforze aeree della NATO di Ramstein, in Renania-Palatinato, quattro giorni fa anche la Germania dopo lunghi tentennamenti aveva accettato di fornire all’Ucraina armamenti pesanti ed il Bundestag lo ha avvallato l’altro ieri a larga maggioranza. Il ministro della Difesa tedesco Christine Lambrecht (SPD) aveva già anticipato prima del vertice la consegna di carri antiaerei Gepard e che la Germania si sarebbe potuta impegnare ad addestrare soldati di Kiev sul suo territorio. La titolare tedesca della Difesa aveva però espressamente escluso in un’intervista televisiva il 26 aprile il coinvolgimento diretto delle Bundeswehr, specificando che la formazione dei soldati ucraini all’uso dei Gepard sarebbe stata curata solo dall’industria bellica impegnata nel ricondizionare le armi, anche se una settimana prima non aveva escluso l’impiego delle forze armate tedesche nell’addestramento all’impiego dei sistemi corazzati antiaerei PzH2000. Ora emerge invece un ruolo attivo del Governo di Berlino che si voleva sminuire.

Kirby ha indicato che due gruppi di una cinquantina di soldati ucraini sono attualmente preparati in Germania all’uso di sistemi di artiglieria americani (la ZdF parla genericamente di obici ed altri sistemi d’arma) e poi tornati in patria dovranno fungere a loro volta da istruttori per le proprie truppe. Le esercitazioni sono svolte da 160 membri della National Guard della Florida che prima dello scoppio della guerra erano stazionati in Ucraina come consulenti e che in febbraio per motivi di sicurezza sono stati ritirati e stazionati in altri Paesi europei. Il funzionario americano ha indicato che si sta valutando se fare anche lezioni in videoconferenza.

Soldati di Kiev sono addestrati in diverse località fuori dal loro Paese e la Germania è solo una di esse, ha specificato ancora Kirby, senza dare però altri dettagli. Il portavoce del Pentagono è apparso molto emotivo muovendo critiche dirette a Vladimir Putin per la conduzione della guerra, salvo poi scusarsi con i reporter per il suo sfogo, riporta la tedesca ARD da Washington. Per Kirby è difficile sopportare cosa sta facendo la Russia, “brutalità e freddezza mai viste, non credo che abbiamo immaginato correttamente la misura in cui avrebbe manifestato un tale tipo di violenza e crudeltà”. Ieri anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz aveva espresso un duro giudizio su Mosca in un intervento sul giornale conservatore Welt al quale oggi fa eco un’intervista del compagno di partito Rolf Mützenich alla Rheinischen Post. Il capo frazione parlamentare della SPD invita Scholz ad un’offensiva diplomatica verso i Paesi che appoggiano Mosca per ottenere che si distacchino dalla sfera russa. All’ONU ben 45 Stati non hanno condannato l’aggressione all’Ucraina e tra essi anche 5 potenze nucleari. L’India, ad esempio, evidenzia Mützenich, compra grosse quantità di gas dalla Russia, ma anche la Cina, il Brasile ed il Sudafrica sono importanti alleati di Mosca.

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