Il giornalista si è trovato a fare i conti con una serie di problemi tecnici
Da domenica sera è esploso il caso Sergei Lavrov. Il ministro degli Esteri russo è stato intervistato da Giuseppe Brindisi a “Zona Bianca“, l’incontro è finito al centro delle polemiche, con reazioni anche politiche, per l’assenza di un contradditorio e per uno spazio considerato di propaganda. Rete 4 ha deciso di cavalcare il caso del giorno con “Quarta Repubblica”, dedicando quasi l’intera puntata alla questione e creando un dibattito in studio.
Il talk show condotto da Nicola Porro ha dovuto però fare i conti con più di un problema tecnico. Il padrone di casa ha chiesto di trasmettere le dichiarazioni di Lavrov sulla strage di Bucha ma la regia ha prima trasmesso un servizio, sbagliato e dunque interrotto dopo pochi secondi, e poi le parole del presidente Usa Joe Biden. Al rientro in studio il giornalista è apparso molto irritato, chiedendo nuovamente la trasmissione del filmato giusto: “E’ difficile riuscire a trovare una clip di Lavrov perché ci sono state tante cose importanti successe nei giorni scorsi. Vediamo se lo troviamo”.
Anche in questo caso il servizio trasmesso è sbagliato, il ministro russo si occupava del presidente Zelensky: “Torniamo in studio, non riusciamo ad avere Bucha, non è difficile. Abbiamo tante clip, è un’intervista che dura quaranta minuti, vi ho dato altri trenta secondi. Fate sentire ai telespettatori cosa dice Lavrov su Bucha. Vediamo se è la volta buona, è la quarta”. Al lancio questa volta Porro ha aggiunto una parolaccia: “Ca**o”.
Porro lancia a vuoto per tre volte un servizio di Lavrov su Bucha a causa di errori dalla regia.