Beppe Grillo spunta dietro un pannello fotovoltaico, con tutta probabilità piazzato sul tetto di una casa, in un videocontributo al convegno ‘Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): un’energia in MoVimento. Stato dell’arte, prospettive e best practice in Italia”, organizzato dal Movimento 5 stelle in Senato. “Stiamo entrando in una guerra senza saperlo, ma l’economia deve essere già una economia di guerra: bisogna decidere adesso e capire in che direzione andare” per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico. “Questo mondo dei competenti. I competenti del nulla, del mondo vecchio, i competenti degli inceneritori, dei commissari, della spazzatura. Noi siamo gli incompetenti del nuovo, per renderci autonomi. È il momento di scegliere tra speranza e aspettativa sulla guerra. Quindi bisogna togliere tutti questi sceriffi che ci sono nelle belle arti, nei Comuni e nelle Regioni che bloccano i milioni di watt” in rinnovabili e “nell’agricoltura col fotovoltaico. C’è una transizione da fare. Se non si fa adesso non la si fa più”. Altrimenti, avverte Grillo, “rischiamo di entrare in una guerra così, senza saperlo, sperando di non entrarci! Ma ci siamo già. L’economia deve essere un’economia di guerra, bisogna avere il coraggio di dirlo: certe cose non si possono più produrre. Ma bisogna decidere adesso se andare verso il carbone, il gas, il nucleare oppure renderci autonomi con queste tecnologie, con l’idrico, con l’acqua, con il fotovoltaico. Si può fare”. Grillo poi se la prende con la stampa. “Ma quante testate giornalistiche, politiche soprattutto. Tecnologiche, di ambiente pochissime. Vi interessa l’ambiente, vi interessa l’energia? Non ci credo, siete lì per il particolare, il gerundio, il congiuntivo per fare i vostri titoloni. Siete lì a guardare se trovate uno spunto per dire ‘ha preso i soldi o non li ha presi, il Movimento è in crisi o non è in crisi”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione