Spese di gestione ridotte anche del 20% e tempi di fermo macchina ridotti al 50%: questi gli obiettivi del marchio globale di Ford dedicato ai professionisti e ai veicoli per il loro lavoro. L'amministratore delegato di Ford Italia, Fabrizio Faltoni: "Così puntiamo alla fidelizzazione dei clienti"
Il nuovo ecosistema dell’Ovale Blu riservato ai veicoli da lavoro si chiama Ford Pro, il marchio globale dedicato ai professionisti e sinonimo di produttività. “Vogliamo ridurre i tempi di fermo macchina del cinquanta per cento”, sintetizza Hans Schep, il 52enne olandese che dal 2016 dirige la divisione europea Ford Pro. I primi dati americani, dove l’operazione è stata lanciata all’inizio dell’anno, dicono che i costi di gestione possono venire limati tra il 10 e il 20%.
Da 7 anni il costruttore americano è leader nel vecchio continente nel segmento dei veicoli commerciali con una quota che ha raggiunto il 16% e che Schep non nasconde di voler aumentare. “Ma le vendite non sono tutto”, aggiunge. Il fatturato globale di Ford Pro è destinato quasi a raddoppiare con il 2025, raggiungendo i 43 miliardi di euro (oggi circa 22), divisi quasi equamente fra Nord America ed Europa. Con l’e-Transit, il furgone elettrico per il quale viene dichiarata un’autonomia fino a 317 chilometri (150 sicuri in ogni condizione e indipendentemente dal peso trasportato: la analisi ducono che in rarissimi casi la percorrenza supera i 110 chilometri al giorno), l’Ovale Blu lancia la sfida a elettroni anche nel segmento dei veicoli da lavoro, tra l’altro anche con 12 mesi di utilizzo gratuito di E Telematics.
Ma con Ford Pro, il costruttore intende offrire non solo prodotti (il Transit è il veicolo commerciale più venduto al mondo), ma anche servizi. Un ecosistema, appunto. “Sappiamo che alcune delle cose che rendiamo disponibili esistono già nel segmento dei veicoli industriali – aggiunge Schep – ma siamo i primi ad offrirle in modo integrato, senza limitazioni sul tipo di alimentazione né restrizioni sul marchio”.
Il cuore delle attività saranno gli 800 Transit Centre già attivi in Europa (in Italia sono una sessantina) ai quali i clienti potranno rivolgersi per ottenere nuovi servizi che consentiranno di razionalizzare i costi, ottimizzare le percorrenze e aumentare l’efficienza, migliorare il modo di utilizzo delle batterie e perfino installando eventuali colonnine di ricarica presso le abitazioni dei propri dipendenti che consentono di ridurre gli spostamenti inutili e contabilizzare i rifornimenti energia. “Per chi ha un parco veicoli contenuto sarà come avere qualcuno che si occupa della gestione della flotta”, insiste Schep.
“Sapremo esattamente quando un furgone entra in una nostra concessionaria e sapremo quando ne esce: sarà una sfida anche per noi, che dovremo lavorare sulle nostre inefficienze”, aggiunge Fabrizio Faltoni, presidente di Ford Italia. Nel Belpaese il nuovo e-Transit (a partire da 50.250 euro, Iva esclusa) è stato ordinato in un centinaio di esemplari (5.000 nel mondo, ancora prima dell’avvio della produzione): i primi quattro sono già stati consegnati. Più in generale, il top manager parla di un crescente interesse per i prodotti di Ford: “Nel giro di dieci anni siamo passati da 6/7 mila a circa 25 mila veicoli commerciali venduti – ricorda – e già oggi potremmo fare di più se avessimo disponibilità di prodotto, che però manca per la nota carenza di semiconduttori”.
L’ecosistema professionale dell’Ovale Blu è articolato sui pilastri Software, Charging e Service, che include sia le opzioni Diagnostic sia Liive e che fa riferimento ai Ford Pro Centre, che forniranno un’assistenza specifica. Significa che, ad esempio, l’azienda può rilevare in tempo reale le modalità di guida del conducente di un determinato veicolo (inclusi eventuali superamenti dei limiti di velocità o frenate brusche) per intervenire con istruzioni o suggerimenti, peraltro forniti anche dallo stesso computer di bordo. Ma anche venire a conoscenza della necessità di possibili interventi di manutenzione straordinaria che, se effettuati per tempo, possono limitare i tempi di fermo. Significa che l’azienda può suggerire dove e quando effettuare il rifornimento per evitare di restare a “secco”, in particolare per i veicoli elettrici.
Ford Pro, in base all’accordo e all’autorizzazione ottenuta da ciascuna azienda, ha accesso a una serie di dati e parametri grazie all’installazione del modem su ogni veicolo che consentono l’analisi e l’implementazione del software. Il sistema può essere esteso anche a mezzi di altri marchi: “Con il nostro ecosistema puntiamo alla fidelizzazione dei clienti”, aggiunge Faltoni. I servizi non riguardano solo la gamma elettrica (il 100% dei commerciali venduti da Ford nel 2035 sarà tale), che sarà articolata su 4 modelli entro qualche anno (Transit Custom e Tourneo Custom nel 2023 e Transit Courier di nuova generazione e Tourneo Courier nel 2024), ma anche gli LCV con motori convenzionali.