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La7, lite Friedman-Di Battista. “Lei amico di Chàvez”. “Mai conosciuto. Abbia rispetto, con sedia di Conte ha fatto una scenata ridicola”

Scintille a “Dimartedì” (La7) tra l’ex deputato del M5s, Alessandro Di Battista, e lo scrittore statunitense Alan Friedman, che, in un dibattito sulla guerra in Ucraina, critica duramente le posizioni del suo interlocutore: “Non bisogna dare credibilità e valore al facile anti-americanismo di un amico di Chàvez e del dittatore dell’Iran. Qui la guerra in Iraq non c’entra niente. Piaccia o no a Di Battista, la politica estera italiana del governo Draghi è cambiata profondamente da quando voi eravate nel governo gialloverde. Ora c’è un governo europeista e atlantista, voi invece eravate euro-scettici, succubi della Cina e amici della Russia“.

Non si fa attendere la replica di Di Battista: “Non so perché il dottor Friedman, anziché argomentare, debba insinuare. Io, tra l’altro, non ho mai conosciuto Hugo Chàvez, perché è morto prima che io entrassi in Parlamento. Evidentemente il suo modus operandi è anche quello che ha dimostrato oggi, quando si è alzato il leader del principale partito italiano e lei, scimmiottando Berlusconi, cosa che non le fa onore, ha pulito la sedia su cui era seduto. Ecco, questo è il suo modo di argomentare, non è il mio”.
E rincara: “Io ho sempre ritenuto che le sanzioni al Venezuela fossero collegate alla nazionalizzazione del petrolio e non alla violazione dei diritti umani, perché a certe persone dei diritti umani interessa un giorno sì e l’altro no. E soltanto sulla base di chi sono le persone a violarli. Se questo signore – chiosa – pensa di mettermi sotto senza argomentare, casca male e può anche tornare a Detroit o a Washington. Rispetti questo Paese e la prima forza politica italiana senza fare queste scenate ridicole. Abbia rispetto, perché lei è ospite di questo Paese”.