L’indagine del Copasir? Chi l’ha concepita è pronto pronto per la neurodeliri. È il comitato di controllo parlamentare sull’attività dei servizi segreti italiani. E ora si occupano di chi viene invitato alle trasmissioni televisive?”. A dirlo è stato il direttore de il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, che ha commentato l’iniziativa del Copasir di avviare un approfondimento “sulla ingerenza straniera e sulla attività di disinformazione – si legge – anche al fine di preservare la libertà e l’autonomia editoriale e informativa da qualsiasi forma di condizionamento, con particolare riferimento al conflitto tra Russia e Ucraina”. “Se nel ’23 ci fosse stato il Copasir – ha proseguito Travaglio – Giulio De Benedetti, grande giornalista ebreo, non avrebbe potuto intervistare Hitler. O Enzo Biagi non avrebbe potuto intervistare Gheddafi. Ma cosa fanno questi parlamentari del Copasir, quasi tutti del Pd, come spendono i soldi che versiamo loro ogni mese?”.

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La giornalista putiniana Vityazeva sbotta con Lilli Gruber: “Mi ha invitato per interrompermi?”. “Qui esiste la libertà di stampa e di parola”

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