Sono in presidio, dalle 8 di stamattina, per il terzo sciopero. Sono i lavoratori dell’azienda di Pedrengo (Bergamo), la Birman Food – che conta una quindicina di dipendenti – che denunciano pessime condizioni di lavoro. “Fanno turni massacranti dal lunedì alla domenica, alcune volte, lavorando anche 10-12 ore al giorno – spiega Rosanna Canestrale della Cub Bergamo – ma hanno contratti da quattro ore al giorno”. I lavoratori, esasperati, si sono rivolti alla Confederazione unitaria di base. Così sono iniziati gli scioperi per portare i proprietari della ditta (che produce kebab e il cui fatturato, nel 2020, ammontava a circa 1,2 milioni di euro) a sedersi al tavolo per “trovare una soluzione, ma al momento non ci hanno ricevuti e non sembrano intenzionati a farlo – continua Canestrale – dopo il primo sciopero, peraltro, ci sono state ripercussioni: due lavoratori con un contratto a tempo determinato sono stati lasciati a casa“. Sul posto, in tarda mattinata, sono arrivati carabinieri e digos: “Ci hanno chiesto i documenti e hanno minacciati i lavoratori, dicendo loro di stare attenti perché rischiano di non vedersi rinnovato il permesso di soggiorno”.
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