La polizia israeliana ha identificato i palestinesi due sospettati di essere i responsabili dell’attentato terroristico di ieri sera ad Elad in cui sono morti 3 israeliani e feriti altri 4. Si tratta di Asad Alrafaani (19 anni) e Sabhi abu Shakir (20), entrambi del villaggio di Rumana vicino Jenin, nel nord della Cisgiordania. Le forze di sicurezza hanno lanciato una caccia all’uomo in tutta la zona per individuarli ed hanno chiesto alla popolazione di segnalare possibili informazioni.
Secondo l’agenzia WafaIl il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato l’attentato di ieri sera:”L’uccisione di civili israeliani e palestinesi – ha sostenuto – non fa che accrescere l’escalation in un momento in cui tutti ci sforziamo di raggiungere la stabilità e prevenire l’escalation stessa. Solo una pace duratura, comprensiva e giusta è la via più corretta per garantire sicurezza e stabilità ai 2 popoli e alla regione”.
L’attentato di ieri è arrivato nel Giorno dell’Indipendenza di Israele: il settimo di una serie di attentati in un mese e mezzo, costati la vita a 19 persone. Questa volta è avvenuto a Elad, una cittadina a prevalenza ortodossa nel centro del Paese non lontano da Petah Tikva e a poca distanza dalla linea di demarcazione con la Cisgiordania. Hamas da Gaza ha salutato gli “eroi” che hanno seminato la morte. Da oltre un mese la tensione è alta in Israele dopo gli attentati e i continui scontri con manifestanti palestinesi sulla Spianata delle Moschee (il Monte del Tempio per gli ebrei). Anche oggi se ne sono verificati altri quando da giorni Hamas e il suo leader Yihia Sinwar chiama i palestinesi ad impugnare le armi per difendere Al-Aqsa. “L’operazione di questa sera – ha detto Hazem Kassen, portavoce di Hamas – è una conseguenza della collera palestinese per i ripetuti attacchi degli occupanti, delle loro istituzioni e dei loro coloni contro la moschea al-Aqsa”.