“Avevamo chiesto ai parenti quale musica ascoltasse e ci hanno risposto il pop coreano e i Maneskin. Così abbiamo messo la musica della band italiana e dalla paziente c’è stata una reazione“. Così Maurizio Beatrici, direttore della struttura complessa di neuro-riabilitazione dell’Ospedale Cto di Torino, ha raccontato all’Ansa quanto successo ad una 16enne ucraina, fuggita dalla guerra, che si è risvegliata dopo oltre tre mesi di coma mentre ascoltava la musica del gruppo vincitore di Eurovision 2021.
“Era in coma neurovegetativo e gli avevamo ridotto la sedazione, ma non c’era stata nessuna risposta – aggiunge Beatrici -. Importante è stato il lavoro di un nostro terapista ucraino che parlava con lei nella sua lingua”. La ragazza era rimasta vittima di un incidente stradale mentre con la sua famiglia scappava dai bombardamenti. Nello scontro il padre era morto, mentre lei era stata dapprima ricoverata ne suo Paese e poi stata trasportata al Cto. Il resto della sua famiglia, la mamma, la sorella e il nipotino della ragazza sono ospiti di Casa Giglio, onlus che da 16 anni accoglie gratuitamente le famiglie dei bambini ricoverati a Torino, e sono in attesa di poter incontrare la 16nne.