L’ultimo intervento di Volodymyr Zelensky è “un’apertura importantissima“. Venerdì sera, infatti, il presidente dell’Ucraina ha lasciato intendere che sarebbe pronto a non pretendere la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014, pur di arrivare alla pace. Una posizione che viene sottolineata da Luigi Di Maio. “Non dobbiamo abituarci all’idea che questa guerra debba andare avanti all’infinito, non dobbiamo dimenticare l’obiettivo della pace”, ha detto il ministro degli Esteri, parlando con i giornalisti a margine di un convegno sul welfare che si è svolto a Portici, nel Napoletano. “Zelensky ha fatto un’apertura importantissima: dopo aver aperto sulla neutralità dell’Ucraina, ha detto che è disposto a considerare la Crimea fuori dall’accordo di pace. Queste sono aperture importanti, Putin deve dimostrare di voler venire al tavolo, di non volere la guerra”, ha sottolineato il titolare della Farnesina.
Ieri Zelensky era intervenuto in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, spiegando che l’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio”. Quando, cioè, la Crimea era già in mano ai russi dopo l’annessione di 8 anni fa. “Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati”, ha poi aggiunto il presidente ucraino, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014.
Di Maio ha poi commentato la linea del governo italiano. Secondo il ministro degli Esteri l’approccio è quello “di costruire una escalation diplomatica non militare. E anche la visita negli Stati uniti del premier nell’incontro con il presidente Biden è una visita che continua a lavorare nell’ottica della pace in Ucraina. Allo stesso tempo, come tutti siamo d’accordo, nell’ambito del principio di legittima difesa dobbiamo supportare l’Ucraina, ma non oltre. E questo deve essere sempre il nostro faro in qualsiasi decisione prenderemo”.
Sul fronte governativo si è esposto anche Enrico Letta, che da Siena ha escluso qualsiasi rischio di crisi per l’esecutivo. “La crisi di governo è fuori dai radar, è fuori dall’orizzonte, non esiste. Sarebbe una cosa assurda, l’Italia non ne ha bisogno, come l’Europa che non ha bisogno di una crisi di governo italiana” , ha detto il segretario del Pd. “Non mi sembra però che ci sia nessuno che la voglia – ha aggiunto – In Parlamento mi sembra che ci sia una volontà di discutere, come è naturale che sia in un momento come questo in cui c’è nel Paese e in ognuno di noi profondo disorientamento per quello che accade evedo che c’è forza e unità di intenti”. Letta ha poi lanciato un’allerta sul fronte economico: “Credo che sia molto importante monitorare la situazione economica perché il rischio di una recessione economica è dietro l’angolo. L’aumento dei prezzi dell’energia c’è e lo stiamo pagando duramente, il governo è intervenuto con un intervento che noi abbiamo fortemente voluto e approvato”. Poi il segretario del Pd ha invitato il Governo a muoversi su questa strada. Crediamo sia importante evitare una crisi sociale, una crisi economica, una recessione; prima si arriva ad un cessate il fuoco e meglio è anche per questi risvolti”.
Politica
Guerra Russia-Ucraina, Di Maio: “Zelensky disposto a non rivendicare la Crimea. È apertura importantissima, ora tocca a Putin”
Venerdì sera il presidente dell'Ucraina ha lasciato intendere che sarebbe pronto a non pretendere la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014. Il ministro degli Esteri: "Queste sono aperture importanti, Putin deve dimostrare di voler venire al tavolo, di non volere la guerra"
L’ultimo intervento di Volodymyr Zelensky è “un’apertura importantissima“. Venerdì sera, infatti, il presidente dell’Ucraina ha lasciato intendere che sarebbe pronto a non pretendere la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014, pur di arrivare alla pace. Una posizione che viene sottolineata da Luigi Di Maio. “Non dobbiamo abituarci all’idea che questa guerra debba andare avanti all’infinito, non dobbiamo dimenticare l’obiettivo della pace”, ha detto il ministro degli Esteri, parlando con i giornalisti a margine di un convegno sul welfare che si è svolto a Portici, nel Napoletano. “Zelensky ha fatto un’apertura importantissima: dopo aver aperto sulla neutralità dell’Ucraina, ha detto che è disposto a considerare la Crimea fuori dall’accordo di pace. Queste sono aperture importanti, Putin deve dimostrare di voler venire al tavolo, di non volere la guerra”, ha sottolineato il titolare della Farnesina.
Ieri Zelensky era intervenuto in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, spiegando che l’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio”. Quando, cioè, la Crimea era già in mano ai russi dopo l’annessione di 8 anni fa. “Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati”, ha poi aggiunto il presidente ucraino, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014.
Di Maio ha poi commentato la linea del governo italiano. Secondo il ministro degli Esteri l’approccio è quello “di costruire una escalation diplomatica non militare. E anche la visita negli Stati uniti del premier nell’incontro con il presidente Biden è una visita che continua a lavorare nell’ottica della pace in Ucraina. Allo stesso tempo, come tutti siamo d’accordo, nell’ambito del principio di legittima difesa dobbiamo supportare l’Ucraina, ma non oltre. E questo deve essere sempre il nostro faro in qualsiasi decisione prenderemo”.
Sul fronte governativo si è esposto anche Enrico Letta, che da Siena ha escluso qualsiasi rischio di crisi per l’esecutivo. “La crisi di governo è fuori dai radar, è fuori dall’orizzonte, non esiste. Sarebbe una cosa assurda, l’Italia non ne ha bisogno, come l’Europa che non ha bisogno di una crisi di governo italiana” , ha detto il segretario del Pd. “Non mi sembra però che ci sia nessuno che la voglia – ha aggiunto – In Parlamento mi sembra che ci sia una volontà di discutere, come è naturale che sia in un momento come questo in cui c’è nel Paese e in ognuno di noi profondo disorientamento per quello che accade evedo che c’è forza e unità di intenti”. Letta ha poi lanciato un’allerta sul fronte economico: “Credo che sia molto importante monitorare la situazione economica perché il rischio di una recessione economica è dietro l’angolo. L’aumento dei prezzi dell’energia c’è e lo stiamo pagando duramente, il governo è intervenuto con un intervento che noi abbiamo fortemente voluto e approvato”. Poi il segretario del Pd ha invitato il Governo a muoversi su questa strada. Crediamo sia importante evitare una crisi sociale, una crisi economica, una recessione; prima si arriva ad un cessate il fuoco e meglio è anche per questi risvolti”.
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Palermo, 27 feb. (Adnkronos) - Aggredita nel mercato di Ballarò la troupe di Striscia la Notizia, il tg satirico di Mediaset. L'inviata Stefania Petyx e i suoi operatori sono stati aggrediti da alcune persone mentre stavano realizzando un'intervista con l'assessore alle Attività produttive, Giuliano Forzinetti. "Esprimo ferma condanna per la vile, ingiustificata e violenta aggressione subita dall’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti, dall’inviata di "Striscia la Notizia", Stefania Petyx e dalla sua troupe nel mercato di Ballarò- dice il sindaco Roberto Lagalla - Un episodio che conferma come certi soggetti tentano una inutile resistenza al lavoro di ripristino della legalità in quest’area della città voluta dall'Amministrazione. Al contrario, per me è doveroso sottolineare che in questo quartiere ci sia anche la presenza di una più ampia fetta di residenti e commercianti come coloro che intervenendo in difesa ed in soccorso delle persone aggredite hanno dimostrato di possedere la cultura della civiltà e della sensibilità. È da loro che bisogna ripartire ed è per loro che bisogna insistere nell’attività di repressione di ogni forma di illegalità. L’auspicio è che le forze dell’ordine riescano ad individuare al più presto tutti i responsabili di questa vicenda”.
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - Sui referendum, compreso quello sul Jobs Act, "ci saremo con le nostre proposte e senza chiedere abiure nè forzature, nel rispetto del passato e del presente. Io sono contenta di far parte dell'unico partito che fa dei congressi e può cambiare idea senza che un giorno si svegli il capo con un piede diverso o una tegola in testa". Lo dice Elly Schlein nella replica nella Direzione Pd.
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - "Qualcuno cerca di strumentalizzare le mie parole di prima, peraltro senza riportarle per intero: se c'è una leader italiana che si è schierata contro le parole e i falsi storici di Trump sono io, perché Meloni non ha ritenuto di farlo". Lo dice Elly Schlein nella replica in Direzione Pd.
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - "Riprendo gli interventi di Fassino, Picierno, Zampa e dico che siamo d'accordo sul fatto che senza il supporto all'Ucraina, a quest'ora staremmo discutendo di come Putin ha riscritto i confini dell'Ucraina e questa è una cosa che da sinistra non si può accettare". Così Elly Schlein nella replica in Direzione Pd.
"Io invece non sono d'accordo sul fatto che l'Europa non potesse fare niente di diverso. Non c'è stato nessuno in Europa che ha voluto questa guerra partita dall'aggressione di Putin" e Trump su questo ha detto "un falso storico".
"Ma è altrettanto vero che, anche se l'Europa non ha voluto questa guerra e ha sostenuto l'Ucraina, non possiamo dire di essere stati in grado come Europa di fare abbastanza per la pace. Noi lo chiediamo da due anni. Se questa iniziativa fosse stata presa prima, quando Biden sosteneva Kiev, forse avrebbe reso la discussione più facile rispetto a farla oggi dove quello che sta facendo Trump non è un negoziato equo ma di assumere il punto di vista dell'aggressore. Per questo, a maggior ragione, l'Europa deve starci dentro".
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - Approvata all'unanimità la relazione della segretaria del Pd, Elly Schlein, in Direzione.
Roma, 27 feb. (Adnkronos Salute) - Piccole ombre o filamenti che sembrano fluttuare nel campo visivo, specie quando si guardano sfondi luminosi o chiari, come un cielo azzurro o un foglio bianco. Si presentano così le miodesopsie, un disturbo visivo molto comune e fastidioso a cui è dedicato 'Mosche volanti e problemi alla retina: cosa c'è da sapere'. Si tratta del primo episodio del vodcast ‘Guardiamoci negli occhi’, una serie dell’Oculista Italiano realizzata da Adnkronos - pubblicato oggi e disponibile nella sezione podcast di Adnkronos.com e su l’oculistaitaliano.it - che approfondisce in modo semplice, autorevole e diretto, le principali problematiche della vista e suggerisce accorgimenti che possono aiutare a mantenere gli occhi in buona salute, grazie al contributo di esperti, medici oculisti, ricercatori e professionisti del settore farmaceutico.
Insieme a Vittorio Picardo, specialista in oftalmologia e a Carmelo Chines, direttore della testata L’Oculista Italiano, presenti in studio, sono intervenuti Scipione Rossi, professore e responsabile dell'Unità operativa di Oculistica dell'ospedale San Carlo di Nancy, Roma e Tommaso Candian, specialista dell’Unità operativa complessa di Oculistica dell'Ospedale S. Antonio di Padova.
Spesso innocue, le miodesopsie - questo il termine tecnico del sintomo - possono essere il segnale di patologie più gravi della retina. All’origine delle mosche volanti “può esserci l’invecchiamento dell’umor vitreo, o corpo vitreo, la sostanza gelatinosa che si trova tra il cristallino e la retina - spiega Picardo - ma anche la miopia o alcuni traumi oculari, come la classica pallonata. Nella maggior parte dei casi tali condizioni non sono preoccupanti, ma non vanno mai sottovalutate perché il vitreo può anche sporcarsi a causa di un problema retinico, come la maculopatia, come la maculopatia diabetica. "Il diabete danneggia i piccoli vasi sanguigni della retina, che diventano come rubinetti che perdono - chiarisce Rossi - Questo porta a emorragie o accumulo di liquidi negli strati retinici, con conseguenze potenzialmente gravi sulla vista. Le terapie moderne prevedono iniezioni intravitreali, che aiutano a riassorbire questi liquidi, migliorando la visione e controllare l’evoluzione della malattia". Oltre a monitorare i sintomi, Chines consiglia alcune buone abitudini per la salute degli occhi: "Una dieta ricca di antiossidanti, come i flavonoidi del mirtillo, può aiutare a stabilizzare il vitreo - ricorda - È importante anche una buona idratazione e l’uso di occhiali da sole con filtri adeguati, per proteggere gli occhi dalla luce intensa". (VIDEO)
Se le mosche volanti compaiono improvvisamente o si associano a lampi luminosi, definiti fosfeni, diventa più urgente rivolgersi all’oculista perché "possono essere il segnale di un campanello d'allarme della retina che inizia a strapparsi - avverte Picardo - Se la retina si strappa dal vitreo, può anche staccarsi e il distacco di retina è una condizione che purtroppo trasferisce il paziente da un ambulatorio oculistico, a una sala operatoria". A tale proposito Candian evidenzia che, "quando il distacco è in fase iniziale, il laser può essere risolutivo. Nei casi più avanzati, invece, si ricorre alla chirurgia mini-invasiva, con strumenti di precisione, come microsonde, che permettono di riattaccare la retina in modo efficace e con un recupero sempre più rapido".
È sicuramente importante la prevenzione e il riconoscimento tempestivo dei sintomi, ma è "fondamentale la relazione che c'è tra un paziente il proprio oculista - conclude Chines - imparare un dialogo diverso con l’oculista, prendere coscienza della situazione e ascoltare i suoi consigli". Maggiori dettagli consigli e approfondimenti su 'Mosche volanti e problemi alla retina: cosa c'è da sapere', il primo episodio del vodcast di 'Guardiamoci negli occhi', online sulla sezione podcast di Adnkronos.com, sul canale YouTube di adnkronos.com e su l’ oculistaitaliano.it.
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - "Serve un salto quantico" in Europa e "spero domenica a Londra vadano anche per fare questo" e per farlo "serve un vero protagonismo delle istituzioni europee e non di singoli Paesi". Così Elly Schlein nella replica alla Direzione Pd.