Alcuni militanti di estrema destra si sono riuniti anche quest’anno a Dongo, sul Lago di Como, per ricordare con una breve cerimonia la fucilazione di Mussolini e dei gerarchi fascisti, avvenuta dopo la liberazione del 25 aprile 1945. Dopo aver legato delle rose rosse con un nastro tricolore alla ringhiera del lungolago, i militanti hanno gridato il “presente” battendo il pugno chiuso sul petto.
Poco distante, in Piazza Paracchini, l’Anpi ha organizzato un presidio in contemporanea per contestare la cerimonia e la decisione di autorizzarla. Alcuni manifestanti si sono staccati successivamente dal presidio ed espresso con vivacità il loro disappunto. Le forze dell’ordine si sono schierate per creare un cordone divisorio tra i manifestanti e i militanti.